18 Agosto 2021 al Sacrario del Verano

È il 18 agosto, non so da quanti anni coltiviamo l’abitudine di ricordare il Magg. Francesco Asti, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico e, per parte francese, della Médaille de l’Aéronautique, nell’anniversario dell’incidente in cui perse la vita di notte a largo di Ponza, mentre cercava di prestare soccorso ad un marinaio imbarcato su un sommergibile francese, nel lontano 1984.

Ci incontriamo ogni anno al Sacrario del Verano, con la vedova di Francesco, Cristina Tattini, e la circostanza ci consente di ricordare non solo lui, ma tutti coloro che hanno perso la vita sotto le insegne del 15˚ Stormo.
Ho dato uno sguardo alle foto delle precedenti occasioni di incontro, le più vecchie sono del 2008, ed a parte il fatto che molti di noi sono ripresi ancora in uniforme, quindi in servizio, ho visto le immagini di amici che nel tempo ci hanno lasciato: il Dottor Alfredo Passarelli, giornalista de IL TEMPO che ci ha seguito per molti anni, gli indimenticati Mario Catini, Totonno Toscano, Mario Russo, Gino Fischione con Paolo Caruso, che pochi anni orsono persero la vita insieme in un incidente di volo civile e tanti altri sarebbero da citare, non immortalati nelle foto. Nella mente oggi ho avuto modo di ricordare anche loro, perché girandomi intorno li ho cercati, ma non li ho visti.
Anni fa, credo rintracciati dall’allora Presidente dell’Associazione Gente del 15˚ Gen. Giacomo De Ponti, intervennero alla cerimonia anche due figlie del Cap. Pilota Angelo Natale, Stefania e Teresa, scomparso l’11 agosto del 1971 nel lago di Bracciano a seguito dell’incidente di volo durante una missione addestrativa di ammaraggi e decolli che coinvolse il velivolo anfibio HU16.

Anche quest’anno erano presenti due figlie del Cap. Natale, Stefania e la più giovane delle tre Angela, così chiamata in memoria del padre deceduto poco prima della sua nascita, mentre Teresa non è potuta intervenire. Era inoltre presente Ciro Manco, che quell’11 agosto 1971 era a bordo del velivolo in qualità di specialista, e che con molta commozione ha voluto incontrare e salutare le figlie del Cap. Natale.
Sono trascorsi 50 anni dal quel lontano 11 agosto 1971 e per la circostanza, oltre ai soliti noti che si danno appuntamento per l’occasione, sono intervenuti il Gen. Francesco Catalano, in rappresentanza del Corso Vulcano II con il quale il Cap. Natale si era arruolato presso l’Accademia Aeronautica; il Comandante del 15˚ Stormo, Col. Giacomo Zanetti, proveniente da Cervia; il T.Col. Pietro Russo Comandante dell’85˚ Centro CSAR ed il Capo Ufficio Operazioni dello stesso Centro Magg. Valerio Marrama, oltre ad una rappresentanza di personale in servizio.

Il Cappellano Militare del 15˚ Stormo, Don Marco Galanti, che ha officiato il rito religioso, proveniente anche lui da Cervia, con una intensa e coinvolgente omelia ha ricordato i nostri caduti ed il valore del loro sacrificio per la Patria.
Sarebbe semplice dire che la cerimonia è stata toccante, ma più spontaneamente mi sento di dire che è stata sentita. Si è svolta con la profondità ed intimità con cui si sentono certi valori. Quei valori che sono cresciuti in noi, certamente ereditati dalle nostre famiglie di origine, ma coltivati in seno allo Stormo con quel senso di appartenenza e di comunità che ci portiamo dentro e che si alimenta ad ogni occasione di incontro.
Abbiamo ricordato due amici che un fatidico giorno sfidarono la sorte, come tanti loro colleghi la sfidano ogni giorno nel portare a termine missioni spesso oltre il limite del rischio, ma quella volta la sorte fu beffarda e non consentì loro di rientrare a Ciampino ai comandi degli aeromobili con cui erano decollati.

Li ha voluti ricordare, al termine della cerimonia religiosa, il Presidente onorario dell’Associazione Gente del 15°, Gen. S.A. r Gianfranco Trinca, che si è lungamente soffermato, oltre che sul significato del sacrificio dei due nostri colleghi, sull’importanza che la ricorrenza sia stata seguita dal personale ancora in servizio che, pur non avendo conosciuto i colleghi di cui si onora oggi la memoria, con la loro presenza alimentano la continuità fra gli ex, ora solo membri dell’Associazione, e la parte attiva dello Stormo, consentendo che la tradizione mantenga sempre alto il valore dell’eredità del passato.
Prima di lasciare il Sacrario ci siamo raccolti tutti intorno alla lapide di Francesco per un momento di raccoglimento e non far mancare a tutti i Caduti il nostro Mammajut, anche se non urlato in religioso rispetto del luogo che ci ospitava.
E li abbiamo ricordati volgendo lo sguardo alle lapidi del Sacrario e, come ebbe a scrivere Alfredo Passarelli nel 2008:

“Tanti nomi, nessuna data. Resta, infatti, fermo e immutabile nel tempo il ricordo di quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del dovere e riposano nel Sacrario dell’Aeronautica Militare presso il Cimitero del Verano.”

Mammajut
M.S.

 

VEDI ANCHE

Cap. Angelo NATALE
Gente del 15° (www.gd15.it)

 

La gioia di un amico
In ricordo di Francesco Asti

( 1 Commento )

 

Al Sacrario dell’Aeronautica per il ricordo dei nostri caduti

 

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