SOLO MARIO CATINI SARA’ STATO CONTENTO……

Fioravante BETTANELLO

Sfoglio il recente libro sull’HU-16 Albatross ed in prima pagina trovo:

“La storia dei Grumman SA-16A Albatross in Aeronautica Militare inizia nel 1957 con l’invio negli USA del personale pilota e del personale specialista per i primi corsi di conversione sul nuovo velivolo…………come specialisti frequentano il corso SA-16A tre motoristi (Del Fanti, Ferrario e Lucherini), tre montatori (tra i quali Capozzi) e tre EMB (Bettanello, Di Chio e D’Orsi P. che era marconista operatore).”

Nel 1957 avevo 5 anni, non andavo ancora a scuola e c’era chi invece andava negli USA per porre le basi per la rinascita dell’Aeronautica Militare, dopo le vicissitudini del secondo conflitto mondiale. Fra questi Fiore Bettanello, che il 14 di questo mese ha intrapreso il suo ultimo viaggio per andare ben più lontano degli USA. È andato sicuramente in Paradiso, dove ad accoglierlo a braccia aperte, e con il solito sorriso sulla bocca, Mario Catini che l’aveva fregato in anticipo nell’intraprendere il viaggio. Si perché Fiore aveva fregato invece Mario nel viaggio in USA, Mario c’era andato un anno dopo, nel 1958.

Se volete ancora sfogliare qualche libro potete, nel sito dell’Associazione, cercare quello dei Soci, dove sono elencati i soci dell’Associazione, la data di affiliazione ed il titolo. Non ci sarà bisogno di sfogliare nemmeno tanto questo secondo libro, perché al nr 6 dei soci troviamo: BETTANELLO Fioravanti, socio fondatore, 13 giugno 1995. Strettamente in ordine alfabetico Fiore non poteva che essere seguito, al nr 7 dell’elenco, da CATINI Mario. Ed altro non c’è bisogno di aggiungere.

I meno giovani sorrideranno leggendo queste righe, perché troveranno scontato e naturale quanto da me scritto. Per i giovani e coloro che non hanno avuto il piacere di conoscere Fiore, questi miei pensieri vogliono essere il dovuto riconoscimento e tributo ad uno degli uomini che hanno fatto la storia non solo del 15° Stormo, ma anche dell’Aeronautica Militare.

Fiore faceva parte di quella generazione che si era caricata sulle spalle il dopoguerra, si era rimboccato le maniche e si era messo a testa bassa a lavorare; con modestia, ma con tanta professionalità e con una contagiosa calma e serenità derivanti dalla consapevolezza di essere in grado di fare. Dagli USA era tornato tecnico Elettromeccanico di Bordo sull’HU-16 seguendolo e servendolo per tutta la sua lunga carriera in Aeronautica. E quando l’Albatross se n’era andato in pensione Fiore aveva rimesso la testa sui libri ed era transitato sull’HH3F. Una stupenda carriera nel corso della quale non ha dovuto faticare molto per meritare la stima e la massima considerazione di chi era accanto a lui e poteva apprezzare le sue encomiabili doti.

È giunto anche per te, caro Fiore, il momento dell’ultimo volo. Al decollo lasci tanta tristezza in chi ti ha conosciuto e voluto tutto il bene che meritavi, all’atterraggio troverai ad aspettarti tanti amici, primo fra tutti Mario.

Ciao, Fiore

MS

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Una risposta a “SOLO MARIO CATINI SARA’ STATO CONTENTO……”

  1. Lascia un commento..?
    Il “commento” è… la mia grande gioia di averLi conosciuti, di averci lavorato insieme, di aver ascoltato i loro consigli ed insegnamenti, MAI gelosi della loro grande professionalità, sempre messa al servizio dei più giovani e che sono servite, alle tante vite salvate, nei loro anni di servizio al 15°.
    E per entrambi potermi fregiare nel dire che erano Amici, ma di quella Amicizia vera, fatta di stima e di un’immensa simpatia.
    Potevi stare ore ad scoltarLi quando raccontavano delle loro esperienze fatte in “gioventù”

    Ne racconto una, quando Mario, nel 58, poco più che diciannovenne, prestava servizio a Vigna di Valle sul CZ 506 e sul P 136 e fu mandato in America a Chanuga, una base aerea dell’USAF nell’Illinos a fare il corso sul Grumman, “L’Albatross”. Ancora mi ricordo le sue parole:
    “Ricordo che eravamo insieme a tanti piloti e altri specialisti di 25 nazionalità differenti, alla fine del corso mi classificai primo tra tutti… Che soddisfazione… Ma tornai a casa alla fine del corso, con le orecchie tutte screpolate, per l’intenso freddo che faceva. Da Vigna partimmo con la sola ‘uniforme di servizio e noi “truppa” non avevamo i cappotti, ma uno “spolverino” e le scarpe basse, a Sgrè, un ca… di freddo che ci si gelava tutto, TUTTO. Al contrario nelle aule, il riscaldamento era quasi soffocante…”

    E come ha scritto Mario Sorino, Fiore, la nei cieli piu azzurri ci sono ad accoglierTi tanti Amici tra cui il Tuo caro Mario. Oggi purtroppo hanno spiccato il loro ultimo “volo” anche Vincenzo Serra e Lino Bevilacqua. A loro il mio e nostro Mammajut .
    C.

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