Il fischio non esce. L’emozione è stata troppo grande!

di Francesco “Ciccio” Sgrenci

È Il 23 ottobre del 2023 e per noi “Gente del 15°” è una ricorrenza poco piacevole, non c’è bisogno di rammentarlo perché la tragedia del 23 ottobre di quindici anni fa è ancora viva nella memoria di tutti noi anziani, che l’abbiamo vissuta direttamente, ed anche in quella dei più giovani. Si anche per loro, perché a loro è stata tramandata attraverso la nostra memoria, insieme ad altre dello Stormo. Come facevano una volta  gli anziani del villaggio, che attraverso i racconti tramandavano il passato, per far vivere ai giovani ed ai bambini che li ascoltavano il loro vissuto. E così oltre a tramandare le loro esperienze, che altrimenti sarebbero andate perse e dimenticate, alimentavano la speranza che le generazioni future seguissero i loro esempi.

Dimenticare………. la cosa più brutta che possa accadere…. ma questo a noi “Gente del 15°” non accadrà mai.

Ed è per questo che come anziano, anzi  consentitemi come “diversamente giovane”, quando mi si è prospettata, in qualità di membro della Associazione, la possibilità di partecipare alla commemorazione dei nostri Angeli caduti in quel tragico incidente a Lisle-en-Barrois, non me la sono fatta sfuggire.

La giornata è stata ricca. È cominciata con una piacevole sveglia prima dell’alba, perché il KC 767 del 14° Stormo di base a Pratica di Mare, messo a disposizione dall’Aeronautica Militare ci aspettava per portarci a Lorraine, in Francia.

Sbrigate le procedure di imbarco, con a capo il Comandante di Stormo, Col. Andrea Savina, ed una delegazione della AG15 con il Presidente f.f. Gen. B.A. r Bruno Romanini e soci ed aerosoccorritori arrivati da Cervia, siamo decollati alle 08.00 alla volta di Brindisi. Dopo un’ora di volo siamo atterrati per imbarcare i parenti di Carmine, Giovanni, Giuseppe, Marco, Massimiliano, Michele, Stefano e Teodoro, i nostri “Angeli del SAR”,  e colleghi dell’84° Centro con a capo il suo Comandante il T.Col. Francesco Pastore.

 

Fra gli ex dell’84° non potevano mancare Ciro Connola, che durante tutto il viaggio di andata e ritorno ci ha “deliziato” con i suoi racconti e ricordi, ed il generosissimo Crescenzo Depalo, che si è presentato a bordo con un cabaret di “pasticciotti” pugliesi molto graditi ed apprezzati da tutti, equipaggio compreso.

Incontrare per la prima volta mamme, papà, fratelli, sorelle, mogli e figli dei nostri Angeli, con quei volti nei quali le lacrime hanno ceduto il posto alla fierezza ed alla serenità, è stata per me una grandissima emozione che a stento sono riuscito a contenere.

Decollati da Brindisi atterriamo a Lorraine dopo  due ore di volo. Ci attendono due gentili signore che ci fanno salire su due pullman per portarci  a Lisle-en-Barrois, dove arriviamo dopo circa altre due ore, ma allietate da un paesaggio di una campagna molto bella, con dei colori autunnali  bellissimi.

Dopo pioggia incessante, incontriamo la Console Generale d’Italia Antonella Fontana e dal nulla vediamo materializzarsi una rappresentanza di circa venti, ma forse di più persone, alcune in uniforme dell’Armée de l’Air ed una numerosa rappresentanza di Associazioni Combattentistiche, con le loro bandiere distintive, capeggiate dall’immancabile Bernard Borghini e sua moglie Mari Jo, persone meravigliose che ci  hanno salutato e voluto, nonostante la pioggia, abbracciare una a una.

Il labaro della nostra Associazione, portato da Roma e custodito gelosamente da Modesto Accardo, viene montato in tutta fretta da Mimmo Guerra e da Francesco Santamaria, che poi lo terrà fieramente e si schiererà in mezzo a quelli delle Associazioni francesi.

La cerimonia, ha inizio con la consegna, da parte del Gen. Romanini, di due pergamene della Preghiera dell’aviatore, tradotta in francese, consegnate a Bernard ed al Parroco di Vaubecourt. Dopo le deposizione dei cuscini, portati dalle  varie associazioni combattentistiche e della nostra corona, portata da Ciro, il nostro trombettista intona il Silenzio, cui fa seguito la solenne benedizione del monumento da parte del cappellano militare del 15° Don Marco. Al termine il  Parroco di Vaubecourt recita la nostra Preghiera dell’aviatore in francese e quindi il Comandante dell’84° in italiano.

Per finire viene suonato l’Inno italiano, cantato da tutti i noi, cui fa seguito la Marsigliese. L’emozione sui volti di tutti è toccante, potranno passare altri quindici, trent’anni ma sono certo che l’emozione sarà sempre la stessa. Mentre tutti si stanno sparpagliando, chi a ripararsi dalla pioggia chi per dare un saluto solenne alla stele, da dietro il gruppo il Comandante dell’84° a gran voce lancia il grido:

“Per i nostri Angeli MAMMAJUT”

Cui segue, anche da parte nostra a gran voce,:

AIUT

MAMMAJUT

AIUT

MAMMAJUT

AIUT AIUT AIUT

A me, che sono solito chiudere con il Fiù, firifiùùù di Totonno Toscano memoria, il fischio non esce. L’emozione è stata troppo grande!

Nonostante la pioggia mi reco sul luogo poco distante dal monumento e poco distante da dove è avvenuto l’impatto al suolo di Onda 10 con i suoi otto Angeli, per dare un saluto alla croce. Ed intanto penso che, sarà sicuramente stato un caso, una fatalità, ma durante la cerimonia, non poco lontano, ho visto un elicottero in volo.

Per via delle non buone condimeteo si decide di concludere anzitempo le celebrazioni e ci si reca presso i locali del comune, dove è stato allestito un rinfresco, per consegnare ufficialmente a Bernard il crest dello Stormo, da parte del Comandante del 15° e, da parte del Gen. Romanini, il libro “Onda 15 al Museo A.M. e altro sui Pellicani” oltre al kit del radunista predisposto per il raduno dello scorso 7 ottobre a Vigna di Valle.

Ci si congeda e si prende la via dell’aeroporto per il rientro. Durante il viaggio in pullman, chiedo se qualcuno avesse notato l’elicottero passare nei pressi del luogo del monumento. Si anche altri lo hanno visto…bello pensare che non fosse un caso…chissà…

Arrivati in aeroporto ed effettuati i controlli di sicurezza veniamo accolti con grande professionalità e cordialità da tutto l’equipaggio del KC767. Ci imbarchiamo, ci sistemiamo ai posti assegnati e si decolla alla volta di Brindisi. Una volta in volo e con l’aiuto del Comandante dell’84° Centro, viene  consegnato ad ogni famiglia lo stesso kit donato a Bernard.

Si giunge in tarda serata a Brindisi per il primo scalo ed ancora più tardi a Pratica di Mare dove il volo si conclude. Inutile sottolineare la grande commozione del momento dei saluti, sia con chi è sceso a Brindisi, sia con chi ci lascia a Pratica di Mare. Una giornata intensissima per la durata, ma principalmente per le forti emozioni che tutti abbiamo vissuto e sentitamente condiviso.

Porterò per sempre con me il ricordo di quelle mamme, di quei papà, di sorelle, fratelli, mogli e figli, ed il ricordo dei loro volti, della loro compostezza, della loro fierezza d’animo. Messaggio che hanno trasmesso a tutti noi, ma che sono una grande testimonianza da sottolineare e tramandare in seno all’Aeronautica Militare.

Mammajut

 

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2 risposte a “Il fischio non esce. L’emozione è stata troppo grande!”

  1. Stessa emozione percepita da me in occasione della mia presenza alla commemorazione in veste di Presidente della AG 15°. Momenti indimenticabili. Riposino in Pace. José Juan Skof

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