Il 7 ottobre 1985 un commando di 4 aderenti al Fronte di Liberazione della Palestina (FLP) dirottarono la motonave Achille Lauro, in crociera nel Mediterraneo, chiedendo la liberazione di 50 loro compagni detenuti in Israele.
Il giorno successivo fra le forze messe in campo, sia dagli italiani, sia dagli USA, figurarono 4 HH3F che raggiunsero la base RAF di Akrotiri sull’isola di Cipro.
Gli uomini non sono tutti uguali: c’è chi ama “apparire” chi invece preferisce “essere”; nel nostro mondo la prima categoria di uomini non attecchisce molto perché tutti, nolenti o volenti, siamo reclutati, addestrati e cresciuti per “essere”, per svolgere il proprio lavoro in una organizzazione in cui è determinante l’apporto di tutti.
Nelle attività svolte ci sono poi quelle che si manifestano agli occhi di tutti e quelle che invece rimangono silenti, quasi sconosciute ed occulte ai più, ma di contro assai importanti, anzi fondamentali per la sicurezza dei nostri voli e dei nostri equipaggi.
L’uomo di cui vi voglio parlare e che di recente ha spiccato il volo più alto è un anziano sottufficiale del 15° Stormo; sarà stato giovane ma quando arrivai a Ciampino nel 1976 all’85° Gruppo S.A.R. lui era già un Maresciallo scelto, bordato di rosso, dalla figura e dal portamento signorile, garbato e sempre gentile, autorevole.
Gelosamente custode di una attività assai importante come quella relativa ai nostri equipaggiamenti, ha sempre “presidiato” con cura quasi maniacale l’area di quella Sala Equipaggiamenti, cui ha dedicato per tantissimi anni la sua attenzione e la sua professionalità, assicurando sempre a tutti noi quella disponibilità ed efficienza negli equipaggiamenti, necessaria per svolgere la nostra attività di volo in sicurezza, su terra e su mare.
Il nostro Socio Fondatore Francesco Quarta – da tutti chiamato affettuosamente e con grande rispetto “il Cavaliere Quarta” ha spiccato quindi il suo ultimo volo.
Ho voluto ricordare il nostro caro amico, che se ne è andato in silenzio, come in silenzio e senza alcun clamore svolgeva quotidianamente – quando era in servizio – il suo “lavoro”.
Il 5 Settembre 2016 l’Associazione ha raggiunto l’isola di Leros, nel Dodecaneso, per portare in quel lontano lembo di terra nuovamente la presenza della “Gente” del Soccorso.
Come era stato annunciato ai Soci, dal 6 all’11 di Settembre nell’occasione del 70° anniversario della costituzione del Servizio di Soccorso Aereo dell’AM, nella cornice di quella che fu la base aeronavale più importante del Mediterraneo Orientale durante il secondo conflitto mondiale, sono state ricordate le gesta dei nostri avi. Le Squadriglie 147ª, 185ª della Ricognizione Marittima Lontana, con la 11ª Sezione Soccorso in esse incorporata, tutte dell’84° Gruppo, son state rievocate ed i loro uomini sono stati con affetto ricordati, nel corso delle diverse occasioni offerte dalla manifestazione “Alle origini del SAR”[1].
Il 18 agosto ci siamo ritrovati al Verano per la consueta cerimonia di ricordo del sacrificio di Francesco Asti. Verrebbe da dire che eravamo i soliti 4 gatti, ma non è vero.
Non è vero perché quest’anno eravamo di meno. Incombeva su di noi la mancanza di Gino Fischione.
Che io ricordi Gino, con la sua signora, era una delle certezze dell’incontro del 18 agosto.
Il duce trascorse un periodo di prigionia anche a La Maddalena. A Villa Weber egli giunse da Ponza, nel primo pomeriggio del 7 agosto, dopo una burrascosa traversata del Tirreno. Il 28 agosto Mussolini venne trasferito, su un idrovolante recante il contrassegno della Croce Rossa, da La Maddalena a Vigna di Valle, e da qui in auto fino ad Assergi, pochi chilometri dall’Aquila. Soltanto dopo verrà condotto a Campo Imperatore.
Titolo e sottotitolo (… e … oltre) sono emblematici di un cammino che il 15° Stormo ha intrapreso e che non è sicuramente giunto a destinazione. Anzi diventa più complesso ed arduo, perché da movimento autonomo di base si deve ora collocare in una cornice più ampia e più strutturata. Per cui ci si propone di contribuire ad accendere un dibattito serio e costruttivo sul futuro del 15° Stormo.
“un coinvolgente articolo del Magg. Marco Mascari sui soccorsi al traghetto Norman Atlantic, pubblicato sulla Rivista Aeronautica n.6/2016 (per gentile concessione della Rivista Aeronautica)”
Episodi di valore di giovani dell’Aviazione Ausiliaria per la Marina nei lontani giorni di Punta Stilo
– di Raffaele Conversano –
Queste pagine raccontano le lontane vicende di un gruppo di giovani piloti della 148a Squadriglia RML (Ricognizione Marittima Lontana) dell’Aviazione Ausiliaria per la Regia Marina, e dei loro equipaggi, nei quaranta giorni di permanenza nella base siciliana di Augusta, quando nel luglio 1940 furono inviati da Vigna di Valle, l’Idroscalo sul lago di Bracciano, per eseguire pattugliamento marittimo tra la Sicilia e la costa libica e cirenaica. Le imprese di cui si resero protagonisti, soprattutto nei giorni di Punta Stilo, testimoniano come, pur nei limiti organizzativi e tecnologici che caratterizzavano in quel momento l’attività bellica e la presenza aerea italiana nel Mediterraneo, la combinazione di abilità, coraggio e fortuna consentì loro di giuocare ed assolvere un ruolo importante nella fase iniziale del confronto tra la giovane Regia Marina e la più esperta Mediterranean Fleet britannica per il dominio del Mediterraneo Centrale, area così vitale per le sorti dei rifornimenti alle truppe italiane schierate nelle nostre colonie africane.
Nel lavoro di ricerca, si è fatto riferimento ai Diari storici delle singole Squadriglie disponibili presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica militare e ai pregevoli testi di Tullio Marcon: Augusta !940-43; Quarant’anni, due idroscali; Ali Marine. Per quanto riguarda la Regia Marina sono stati di grande aiuto il volume di Giorgio Giorgerini, La guerra italiana sul mare, e i molteplici volumi sulla guerra della Marina italiana negli anni 1940-45 di M. Bragadin. Informazioni e conferme sono state ricavate dal testo Malta: The Hurricane Years 1940-41, di C.Shores, B.Cull, N.Malizia, dalla consultazione di Admiralty War Diaries and Reports,sul Naval-History.Net e del Malta War Diary, Monthly Archives, (http://www.maltagc70.com/).
Ringrazio il Ten. Col. Massimiliano Barlattani dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica per l’attento insostituibile supporto ed i suoi collaboratori dell’Ufficio tutto.
Un grazie anche gli amici dell’Ufficio Storico della Marina per l’attenta disponibilità a segnalare testi di consultazione.
Le vicende qui descritte fanno parte di un lavoro più complesso, attualmente in atto, di ricostruzione dei momenti più salienti della vita di mio padre Remo come pilota di Idrovolanti, negli anni della Regia Aeronautica ed in quelli dell’Aeronautica Militare.
A questo lavoro non mi sarei accinto senza lo sprone del mio amico carissimo Beppe Arcangeli, dirigente dell’Associazione Trasvolatori Atlantici, appassionato storico dell’aviazione e, soprattutto, figlio d’arte e pilota.
Come molti sanno, le radici del 15° Stormo affondano anche nelle Squadriglie della Ricognizione Marittima Lontana, reparti della Regia Aeronautica impiegati durante il secondo conflitto mondiale nel diretto supporto alle operazioni della Regia Marina.
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