Come annunciato in precedenza (vedi link: https://www.gd15.it/annuncio-ai-soci/41anniversario-del-sacrificio-del-magg-pil-m-a-v-a-francesco-asti/), oggi, 18 agosto 2025, nella ricorrenza del 41°Anniversario della sua scomparsa, è stata celebrata una messa in ricordo del Maggiore Pilota Francesco Asti all’interno del Monumento ai Caduti dell’Aeronautica Militare del cimitero monumentale del Verano, a Roma, dove riposano i suoi resti mortali.
Nonostante la data agostana e gli anni trascorsi, i Soci dell’AG15, gli amici e una rappresentanza dell’85° Centro SAR, guidata dal Comandante Bruno Monteferri, si sono ritrovati a condividere il ricordo di un collega che “era l’allegria fatta persona” (cit.), la cui vita sacrificata troppo presto ci ricorda che siamo di passaggio su questa Terra e che sta a noi stabilire come sarà questo nostro passaggio.
Il “privilegio di salvare vite“, di volare quando altri non lo fanno per soccorrere chi è in pericolo, per essere la speranza di vita di qualcuno, è comunque un’attività rischiosa. Ci si addestra tantissimo proprio per ridurne la pericolosità intrinseca, ma i rischi non possono essere azzerati.
Ecco perché Francesco Asti è importante per noi, Gente del Quindicesimo: ci fa da allora da luminoso esempio di dedizione e da monito per non dimenticare la caducità della nostra esistenza.
Trovandoci in un luogo dove riposano tanti altri colleghi che hanno perso la vita in servizio, la nostra preghiera li ha idealmente abbracciati tutti, assieme a quelli che hanno chiuso le loro ali naturalmente. (Ultimo in ordine di tempo il Socio Modesto Accardo, che è sempre stato presente al Sacrario per ricordare Asti).
Prima di lasciare quel luogo sacro, il nostro “Mammajut!” ha riecheggiato per Asti e per tutti i nostri amici e colleghi che hanno lasciato questa vita.
[Nota dell’autore]
Io non ho conosciuto Francesco Asti, sono arrivato al 15° Stormo, 85° Gruppo SAR, allora a Ciampino, nove anni dopo. Eppure, grazie al ricordo di chi lo conosceva, ma soprattutto grazie al profondo legame che si stabiliva tra i neo arrivati di tutte le categorie e gli “anziani”, fatto di giorni vissuti gomito a gomito, di addestramenti ed esami sempre più difficili, di una porta sempre aperta nelle categorie della manutenzione per una lezione di impianti aggiuntiva, Egli è diventato parte della mia storia e mi auguro possa esserlo per molte altre generazioni di personale del 15° Stormo.




La lettura della Preghiera dell’Aviatore
