LA GRATITUDINE

Per quasi un anno, abbiamo fatto tutto il possibile per stare al sicuro. Molti di noi possono dire, con molta cautela, di non essere stati colpiti direttamente o duramente. Tuttavia questa affermazione è imperfetta, perchè da pochi giorni è stato pubblicato un articolo riguardante alcuni cari amici e soci che, purtroppo, ci hanno improvvisamente lasciato…


Alcuni amici e soci ci hanno lasciato a causa della pandemia, e questo
è stato definito in un recente articolo come: “un anno da dimenticare”

Inevitabilmente, cresce l’ansia che influenza lo stato d’animo: Come si può continuare ad invecchiare con serenità quando le nostre certezze vengono sgretolate, quando siamo spaventati dalla noia, dal pessimismo o ancora peggio, dalla possibilità di non poter vedere la luce alla fine del tunnel?

Mai sentito parlare del “Potere della gratitudine”?

E’ un nostro alleato per sopravvivere e prosperare indipendentemente dagli eventi negativi che ci circondano o che ci possono capitare. Recenti studi dimostrano che essere grati ed offrire ad altri sostegno, dà una spinta al nostro subconscio, una marcia in più alla positività che ci aiuta a superare le situazioni che ci tormentano con insistenza e ci fanno paura, ancora di più quando ci sentiamo senza speranza e preoccupati per il futuro del nostro mondo e dei nostri cari.

Avere un atteggiamento aperto alla gratitudine, può avere riflessi positivi sulla salute, specialmente per coloro che hanno un sistema immunitario debole a causa di ipertensione, diabete e malattie simili legate all’età.
Quindi prendiamo per certo che la gratitudine praticata regolarmente, può migliorare la vita e persino la risposta immunitaria ad una qualsiasi malattia, coronavirus compreso.

Il potere della gratitudine farà una operazione fidata e inconscia in nostro favore. Ci manterrà energici, sani, pieni di speranza e soprattutto potrà calmare quell’ampia oscillazione di emozioni che si è costretti a subire quotidianamente.

Ad esempio, io oggi vorrei uscire, oppure vorrei andare al lavoro, ma non è possibile, perchè magari mi trovo in isolamento cautelativo e potrebbe andare anche peggio: Potrei essere relegato dal mio capo servizio a casa in… Smart-working!
Potrei così cadere anch’io nella trappola della paranoia, nel senso di isolamento e di pessimismo… in una girandola di frustrazioni difficili da controllare e superare tutte insieme.
Vorrei, anzi pretendo avere l’arroganza di affermare che scrivendo queste due righe potrò dare sollievo a me stesso e a qualcuno dei miei amici.

Ma come?  Anzi,  in quale modo?

Certo, non possiamo abbracciarci e nemmeno stringerci la mano, per incontrarci siamo costretti a trovare vie alternative come abusare dei social media per effettuare delle pseudo riunioni online. Ultimamente, questi strumenti innovativi, vengono utilizzati sempre più spesso (e forse troppo) per lavorare.
Ma non servivano solo per socializzare?

Bene, a questo punto dobbiamo evitare di essere polemici e impegnarci sul serio: Prima di esprimere negatività, paura e rabbia, bisogna invece cercare sempre qualcosa di buono, positivo e costruttivo in tutte le azioni e situazioni quotidiane, anche se è oggettivamente difficile e faticoso da realizzare, perchè oltretutto si devono riuscire a mascherare emozioni e preoccupazioni della vita quotidiana, così come fanno dei bravi giocatori di poker.

Emulandoli abbiamo l’occasione propizia per fare un bluff intelligente che non possiamo rimandare oltre: Bisogna avere pazienza ed essere gentili, nascosti da quella mascherina che siamo obbligati a portare ogni giorno, si deve trovare il tempo di guardarci con essa allo specchio per esercitarci ad utilizzare lo sguardo, ma questa volta non per ego, ma per riuscire a trasmettere un sorriso, per farlo poi veramente con gli altri quando saremo fuori.

Solo allora potrà tornare indietro quell’energia riflessa che ci potrà salvare, ed ha un nome: La gratitudine.

 

In questi giorni, sorridere potrebbe aiutarci…

 

CITAZIONE BIBLIOGRAFICA

Article inspired by Antonia Albany's book:
GOLDEN GRACE EMBRACING THE RICHNESS OF OUR LATER YEARS
articolo ispirato dalla lettura del
libro di Antonia Albany: Golden Grace
Embracing the Richness of Our Later Years

 

BIOGRAFIA

Antonia Albany ha viaggiato molto e ha vissuto in molti paesi: Giappone, Francia, Illinois, Texas, Virginia, Nevada e California, in quanto il padre è stato un militare dell’Aeronautica Americana.

Prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato come manager nei settori vinicoli, poi immobiliari e bancari, infine ha lavorato per le forze dell’ordine penitenziarie, dove ha gestito programmi di istruzione e reinserimento nella società per i prigionieri.

Sopravvissuta ad un cancro al seno, ha avuto la possibilità di abbracciare una seconda vita, nella quale si è appassionata a passare più tempo con gli amici, a cucinare, dipingere, guardare documentari e infine ha scoperto di possedere doti sorprendenti come scrittrice.

Scrivere la aiuta a ricordare le verità fondamentali che la rendono gioiosa. Scrivere per lei è uno sfogo per il suo ardente desiderio di saperne di più ed essere di più. Affrontare argomenti come la gratitudine e il perdono la aiuta a capirli a un livello molto più profondo.

Vedere, così, tanti anziani infelici che si concentrano principalmente sulle inevitabili perdite dell’invecchiamento l’ha convinta a scrivere per dare sollievo e sostegno agli altri. L’idea che qualcosa che scrive possa aiutare qualcuno a cambiare la propria vita in meglio, le dà un grande piacere.

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“Spesso ci dimentichiamo di ringraziare per le piccole cose o le diamo semplicemente per scontate”


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