Lettera del Consiglio Direttivo dell’AG15

Associazione Gente del 15°
(Aut. Ministro della Difesa 8 Giugno 1995)
30° Anniversario

Roma, Febbraio 2025

Amici carissimi,
il patrimonio più prezioso per la nostra Associazione siamo noi stessi, i soci che negli anni continuano a dimostrare l’attaccamento e la condivisione degli scopi acquisiti trent’anni fa e mantenuti nell’appartenenza al 15° Stormo per perpetrarne le tradizioni, i valori e lo spirito di corpo.
Questo patrimonio, una volta numericamente consistente, si è nel tempo inesorabilmente indebolito e oggi rispetto ai primi anni è ridotto notevolmente. Alle naturali conseguenze del passare del tempo si aggiungono altre cause di allontanamento dall’Associazione: la distrazione che ci porta a una frequentazione sociale discontinua, l’incombenza di pressanti problemi personali e di famiglia, l’affievolirsi del sentimento associazionistico, oppure semplicemente non ci si ricorda di corrispondere la quota associativa annuale nei tempi previsti.
La riduzione di soci, le sospensioni dei pagamenti per qualche anno e le regolarizzazioni tardive della quota annuale, il cui termine è stabilito dal nostro Statuto e dal Regolamento nel 31 gennaio, determina notevoli problemi di amministrazione e di gestione:

    • non avendo tempestiva contezza del numero di soci che ogni anno corrisponde la quota, si riesce con difficoltà a delineare i bilanci entro i termini previsti (febbraio per il Bilancio Previsionale dell’anno in corso e marzo per il Bilancio Consuntivo dell’anno precedente);
    • le iniziative sociali e i programmi di attività realmente sostenibili a fronte della programmazione possono essere stabiliti e avviati tardivamente, sovente solo nel secondo semestre quando la situazione finanziaria si delinea con maggiori margini di certezza.

La corresponsione della quota annuale è un atto concreto e formale che, oltre a garantire al socio il mantenimento dello status (con i suoi diritti e doveri), ha fondamentale rilevanza fiscale per l’Associazione in quanto la normativa nazionale per gli enti di tipo associativo, quale è l’AG15, impone che vi sia corrispondenza tra i bilanci e le quote sociali, unica voce di entrata ammissibile; ciò determina un effetto immediato anche sulla tenuta a giorno del “Libro dei Soci” per l’anno in corso, il documento ricognitorio della quantità di soci iscritti che, essendo ai fini fiscali il riscontro unico dei titolari dello status di socio in regola con la quota annuale (il Socio Effettivo), non può che riconoscere e contenere solo ed esclusivamente questi ultimi.

Lo Statuto e il Regolamento dell’AG15 forniscono gli strumenti affinché l’Associazione possa conformarsi a questa necessità di natura tributaria-amministrativa, prescrivendo che il socio cessi l’appartenenza all’Associazione, fra gli altri motivi elencati, per mancato pagamento della quota annuale (artt. 5 e 11 dello Statuto e artt. 10 e 11 del Regolamento, cfr. https://www.gd15.it/wp-content/uploads/2024/06/GENTE-DEL-15-Statuto-e-Regolamento Edizione-2024.pdf ).

Nel corso del 2025 è intendimento del Consiglio Direttivo completare la regolarizzazione della situazione dei soci che effettivamente hanno intenzione di seguire e sostenere con continuità la vita associativa mantenendo nel tempo la loro qualifica di Socio Effettivo; dovremo quindi escludere dal “Libro dei Soci” tutti gli iscritti che non risulteranno in regola con la quota di quest’anno, concludendone così permanentemente e a ogni effetto l’appartenenza all’Associazione.
È nostro intendimento concludere i procedimenti di esclusione nel mese di aprile, così da riportare la situazione amministrativa generale – consistenza consolidata dei Soci Effettivi 2025 e bilanci 2024 e 2025 – all’Assemblea Generale dei Soci. Sottolineiamo che una volta emesso il provvedimento di esclusione, non è contemplata la possibilità di richiedere una successiva re iscrizione all’Associazione.
Facendo seguito alla lettera di sensibilizzazione sul medesimo argomento inviata dal Presidente agli inizi dell’anno, segnaliamo a coloro che, ritardatari nella corresponsione della quota rispetto al trascorso termine del 31 gennaio, volessero regolarizzare la propria posizione lo potranno fare, solo per quest’anno e in via successivamente non ripetibile, entro il periodo di completamento dei provvedimenti di esclusione (aprile 2025); il sito web dell’Associazione – https://www.gd15.it/quota-sociale-2025/ – contiene le informazioni necessarie per il rinnovo della quota sociale e per l’iscrizione di coloro che vorranno unirsi a noi come nuovi soci. Infine, ma non da ultimo, sono a disposizione tutte le Sezioni territoriali con i loro rispettivi Presidenti e Consigli Direttivi, ai quali potete rivolgervi. 

Confidiamo nel rimanere numerosi a salutarci con il nostro

MAMMAJUT!

Il Consiglio Direttivo

lettera CD AG15 rinnovo quote sociali 2025

La Motocunzata del Pellicano (di Emanuele Alonci)

Domenica 01 Giugno 2025, presso l’Aeroporto Militare “Cesare Toschi” di Trapani-Birgi, il Moto Club “Il Pellicano” del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare ha organizzato il 1° evento 2025 denominato “Motocunzata”.
Evento speciale nel suo genere, dove appassionati di motociclismo e di aviazione si incontrano per condividere la stessa passione.
La manifestazione ha richiamato centinaia di appassionati delle due ruote e del mondo aeronautico nel quale, a seguito del consueto giro in moto per le zone caratteristiche delle saline di Marsala e Trapani, l’evento è proseguito all’interno dell’aeroporto militare del 37° Stormo, dove a seguito della foto di rito sul piazzale bandiera, gli ospiti e partecipanti  si sono riuniti presso l’82° Centro SAR e sede del Moto Club dove li attendeva un ricco aperitivo accompagnato da stand di birra artigianale che ha ristorato tutti i motociclisti dal caldo già estivo.
Successivamente, l’evento è proseguito con la mostra statica dell’elicottero HH-139 in dotazione all’82° con i piloti appartenenti al “Moto Club Il Pellicano” che hanno illustrato e spiegato le capacità dell’aeromobile in tutte le sue configurazioni.
Anche la ditta Asa Falchi di Trapani ha destato tanto interesse, i cui falconieri hanno dato vita ad una fantastica esibizione dei loro falchi.
L’evento si è concluso presso il circolo unificato dello Stormo che ha ospitato tutti i partecipanti, i quali hanno potuto allietare il loro palato con pane cunzato, pizza, il famoso cannolo siciliano e bibite per tutti.
La giornata di armonia e festa si è conclusa con la promessa di ritrovarsi insieme presto a gioire tra “rombi di motori e musica”.
Il Presidente de Moto Club “Il Pellicano”
Emanuele Alonci
Mammajut!

 

Dal paesaggio della paura allo spazio dell’incontro: luoghi, memorie e resilienza (di Roberto Isabella)

Pubblichiamo con grande piacere un articolo del Dottor Roberto Isabella, nostro Socio ed ex Medico AM che prende spunto da un’esperienza personale forte – fortunatamente senza vittime – che lo ha visto coinvolto come medico di bordo di un elicottero HH-3F del 15° Stormo.

Credo che, come me, molti di noi ci si ritroveranno, ricordando le sensazioni vissute durante un’emergenza in volo o una situazione operativa difficile e pericolosa. Esperienze che però non sono esclusive dell’attività di volo ma che possono essere vissute nella nostra vita quotidiana quando ti mette di fronte ad una situazione imprevista e di pericolo.

Buona lettura.

Un giorno, durante un volo addestrativo in montagna con un elicottero HH3F del 15° Stormo, ho vissuto un incidente che ha segnato profondamente la mia memoria emotiva. Ricordo con chiarezza quei lunghi, interminabili momenti prima dell’impatto: sotto di noi si stagliava una montagna coperta di boschi, alberi e pendii erbosi. In quel momento di crisi estrema, ogni elemento del paesaggio si era trasformato. Non erano più semplicemente alberi o rocce; erano divenuti minacce, punti d’impatto possibili, oggetti di pericolo imminente.
Ripensando oggi a quell’esperienza, non posso fare a meno di ricordare Kurt Lewin e il suo breve scritto “Paesaggio di guerra”, elaborato durante una breve licenza nel 1917 nel corso della Prima Guerra Mondiale, in cui l’autore ha preso parte ai combattimenti. Lewin sottolinea come, durante un conflitto, gli elementi naturali perdano la loro neutralità: gli alberi, i campi, le case non sono più semplici presenze fisiche, ma si caricano di un significato che li rende strumenti o ostacoli nel teatro della guerra. Allo stesso modo, nel corso di quell’incidente aereo, lo spazio che solitamente sarebbe stato fonte di pace e serenità diventava in pochi istanti un luogo carico di angoscia e paura.
La teoria del campo di Kurt Lewin, pioniere della psicologia di matrice gestaltica, ampliò l’attenzione ai processi percettivi includendo i fenomeni sociali e di gruppo. La sua celebre teoria del campo descrive come la percezione di uno stesso ambiente possa variare radicalmente a seconda dell’individuo, del suo stato d’animo e della situazione contingente. Lewin prendeva l’esempio di un campo di fiori d’estate: per un passeggiatore domenicale, quei fiori e lo spazio circostante rappresentano un’esperienza estetica e di contemplazione, mentre per un soldato lo stesso campo diventa un potenziale teatro di battaglia, e la percezione dello spazio si restringe attorno all’unico cespuglio che può offrire riparo.
Questi concetti arricchiscono la nostra comprensione di come, in condizioni di emergenza, il contesto sociale e il supporto del gruppo possano ridefinire il “campo” psichico, favorendo coesione, resilienza e adattamento.

I concetti descritti sono alla base del CRM – Crew Resource Management che nella gestione della emergenza del nostro incidente di volo è stata condotta con saggezza, prudenza ed efficienza.

Questa trasformazione del paesaggio non è solo fisica, ma profondamente psichica. Gaston Bachelard, nella sua celebre opera “La poetica dello spazio”, esplora proprio questa relazione tra spazio fisico e spazio psichico. Per Bachelard, lo spazio che ci circonda è sempre investito di emozioni, di memorie e di sogni. Un luogo non è mai solo un luogo; è il riflesso della nostra anima.
Egli scrive infatti: “Lo spazio colto dall’immaginazione non può restare spazio indifferente. È vissuto. E non è vissuto soltanto nella sua positività, ma con tutte le parzialità dell’immaginazione”.
Ritornando al luogo dell’incidente, immediatamente dopo essere sopravvissuti all’impatto, lo scenario cambiò radicalmente. Quegli stessi alberi, quei prati, quelle rocce tornarono rapidamente a essere un’oasi di pace, luoghi di protezione e di conforto. La gente del paese, accorsa per aiutarci e confortarci in attesa dei soccorsi, arricchì il luogo con il calore della solidarietà e dell’amicizia umana. Ricordo chiaramente il sorriso e la gentilezza di quelle persone che, inconsapevoli dell’importanza del loro gesto, trasformarono l’angoscia appena vissuta in un momento di
condivisione e umanità profonda.
Questa duplice valenza dei luoghi mi fa pensare anche alle riflessioni di Martin Heidegger, che nel suo saggio “Costruire abitare pensare” sostiene come abitare non significhi semplicemente occupare uno spazio, ma viverlo, dargli senso, stabilire con esso un rapporto profondo e significativo. Per Heidegger, “abitare è il modo in cui gli uomini sono sulla terra.”

Nel corso dell’incidente, in effetti, il nostro abitare quello spazio fu drasticamente alterato dalla minaccia della morte, per poi recuperare un senso più profondo e autentico dopo il pericolo scampato.
In campo psicologico e clinico, possiamo osservare qualcosa di simile nell’esperienza dei pazienti che soffrono di attacchi di panico. Penso in particolare a coloro che provano angoscia nell’affrontare un’autostrada: per essi, un tratto di strada apparentemente neutro e quotidiano può improvvisamente caricarsi di terrore, ansia, disperazione. La parola stessa “autostrada” assume valenze persecutorie.
Eppure, grazie al trattamento psicoanalitico, quegli stessi luoghi possono tornare a essere vissuti con serenità e persino con piacere. La strada smette di essere trappola per tornare a essere luogo di libertà, di velocità serena, di un viaggio piacevole che può nuovamente essere goduto senza più paura.
Questo processo di trasformazione non è mai semplice né immediato. Richiede tempo, pazienza e un delicato lavoro di elaborazione delle proprie emozioni. Freud stesso ci ricorda come la realtà che viviamo non sia semplicemente data, ma continuamente costruita e ricostruita attraverso i filtri della nostra mente. Jacques Lacan parla della realtà simbolica e immaginaria che governa le nostre percezioni e interazioni con il mondo esterno, definendo gli spazi psichici come cruciali nel determinare il nostro modo di vivere gli spazi fisici.
Anche Donald Winnicott sottolinea come il nostro senso di sicurezza e di angoscia dipenda fortemente dallo spazio psichico che riusciamo a creare dentro di noi, riflettendosi inevitabilmente nella nostra percezione del mondo circostante. I luoghi che abitiamo sono sempre intrisi della qualità emotiva e psicologica della nostra esperienza interiore.
Così, proprio come accadde a noi quel giorno, la paura non cancella la possibilità di trasformare radicalmente il nostro rapporto con i luoghi, facendoli tornare a essere spazi sicuri e abitabili. Ed è forse questa la lezione più importante: l’uomo ha la capacità straordinaria di trasformare gli spazi del trauma e della paura in luoghi di vita, memoria condivisa e resilienza collettiva.
Noi veterani del 15° Stormo conosciamo bene questo processo. Il nostro spirito di corpo, la solidarietà reciproca e il sostegno delle comunità locali che tante volte ci hanno accolto, sono il motore di questa straordinaria trasformazione. Attraverso la memoria condivisa, possiamo abitare nuovamente anche i luoghi del trauma, facendo di essi spazi di incontro, amicizia e speranza.

Riferimenti bibliografici

  • Bachelard, G. (1957). La poetica dello spazio. Cortina Editore.
  • Freud, S. (1920). Al di là del principio di piacere. Internationaler Psychoanalytischer Verlag.
  • Heidegger, M. (1951). Bauen Wohnen Denken (Costruire abitare pensare). Niemeyer.
  • Lacan, J. (1953-1954). Le Seminaire, Livre II: Le Moi dans la théorie de Freud et dans la technique de la psychanalyse. Éditions du Seuil.
  • Lacan, J. (1971). Écrits: A Selection. W. W. Norton & Company.
  • Lewin, K. (1943). Frontiers in Group Dynamics: II. Channels of Group Life; Social Planning and Action Research. Human Relations, 1(2), 143–153. [Trad. it. Paesaggio di guerra].
  • Rivista SV (1989) – Sicurezza del Volo n.154, p.2 – Anatomia di un incidente – Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo – Aeronautica Militare – Ministero della Difesa.
  • Tuan, Y.-F. (1977). Space and Place: The Perspective of Experience. University of Minnesota Press.
  • Winnicott, D. W. (1971). Playing and Reality. Tavistock.

Pilota e schermitore al 15° Stormo

Il Tenente Mattia Antoci, pilota dell’82° Centro SAR del 15° Stormo, conquista la medaglia di bronzo nella quinta prova del Circuito Nazionale Master a Nocera Inferiore.

La kermesse organizzata dalla Polisportiva Ager Nucerinus si è svolta lo scorso 5 e 6 aprile ed ha chiuso il circuito nazionale 2024-2025 dell’Associazione Italiana Master Scherma.

Nella Spada maschile,  categoria over 24, il Tenente Mattia Antoci, iscritto alla Trapani Scherma, si è aggiudicato un meritatissimo terzo posto, portando a casa una medaglia di bronzo che non solo testimonia la sua qualità di schermitore, ma inorgoglisce l’82° Centro SAR tutto per avere tra le sue fila un giovane e valido atleta e collega.

Congratulazioni Mattia! Mammajut!

Tutti alla Motocunzata!

Il Moto Club Il Pellicano del 15° Stromo, in collaborazione con il 37° Stormo, organizza per il prossimo 1° giugno l’evento motociclistico “Motocunzata”, aperto ad ogni tipo di moto.

I partecipanti si incontreranno all’Hotel delle Saline a Nubia, da dove partirà la passeggiata in moto che arriverà in aeroporto dove ci sarà la mostra statica di velivoli militari, la benedizione dei caschi, l’esibizione di falchi e tanto altro

Pane cunzato, sfincione, dolce, vino e bibite vi aspettano!

Per le prenotazioni (obbligatorie!) scrivete a: mcilpellicano@gmail.com; per ogni altra informazione contattate il Presidente o il Vicepresidente del Moto Club Il Pellicano ai numeri 3505362788 e 3476037091

Pasqua di lavoro per l’82° Centro S.A.R. di Trapani

Il Soccorso Aereo dell’Aeronautica Militare, con gli equipaggi del 15° Stormo, garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali.

La Pasqua, quindi, non fa eccezione e nel pomeriggio del 20 aprile scorso, l’equipaggio in prontezza d’allarme dell’82° Centro SAR, ha ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), per recuperare una donna gravemente ferita nella riserva naturale dello Zingaro (TP) (https://www.riservanaturalezingaro.com/)

Intorno alle 16 l’elicottero HH-139B è decollato e, dopo aver imbarcato due operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano (SASS) a Castellammare del Golfo, si è diretto in direzione della Riserva dello Zingaro per soccorrere la donna ferita. Trovandosi in una zona impervia che non consentiva l’atterraggio dell’elicottero, il recupero è stato fatto grazie all’utilizzo del verricello di bordo. L’equipaggio ha fatto quindi rotta nuovamente presso il campo sportivo di Castellammare del Golfo dove è atterrato ed ha affidato la donna alle cure del 118.

Poco più di un’ora dopo il decollo, l’equipaggio ha fatto rientro alla base aerea di Trapani-Birgi riprendendo la prontezza per il servizio di ricerca e soccorso nazionale a disposizione della collettività ogni singolo giorno dell’anno.

Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 l’82° Centro ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia.

L'aerosoccorritore e un membro del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano preparano la donna infortunata per il recupero.
Pronti per il recupero con il verricello.
L'elicottero è atterrato all'interno del campo sportivo di Castellammare del Golfo. L'equipaggio predispone lo sbarco della donna infortunata con il personale del 118.
Lo sbarco della donna infortunata

Assemblea generale ordinaria 2025 – Convocazione

Carissimi amici e Soci,
di seguito si riporta integralmente la lettera di convocazione della prima Assemblea generale ordinaria per l’anno in corso firmata dal Presidente Gen.D.A. Giacomo De Ponti.

La stessa è stata inviata a tutti i gli indirizzi email forniti dai soci all’atto dell’iscrizione all’AG15.

In sintesi, l’Assemblea generale è convocata in prima convocazione il giorno 22 maggio 2025 alle ore 23:30 presso i locali dell’85° Centro di Pratica di Mare, 84° Centro Gioia del Colle, 83° Gruppo Cervia, 82° Centro Trapani e 80° centro Decimomannu o, qualora non si raggiungesse il numero legale, in seconda convocazione il giorno 23 Maggio presso i medesimi locali con inizio alle ore 10:00.

L’Assemblea si terrà in modalità diffusa delle sedi dei Centri/Gruppo del 15° Stormo in collegamento in VTC.

A presto!

Allegato A

Allegato B

Allegato C – Modulo per delega

Quell’uomo venuto da lontano

In occasione del ventennale della scomparsa di San Giovanni Paolo II, il socio Antonio Albanese ha voluto realizzare un video che testimonia le occasioni nelle quali il 15° Stormo ha avuto il privilegio di trasportare il Santo Padre nelle sue visite pastorali in Italia.

Un omaggio a “quell’uomo venuto da lontano” con un collage di contributi di tanti amici e colleghi che hanno condiviso le loro fotografie.

Grazie di cuore a tutti loro ma soprattutto ad Antonio per l’iniziativa.

Buona visione e Mammajut!

30° Anniversario dell’Associazione Gente del 15°

Amici carissimi,

siamo lieti di informarvi che nella ricorrenza del 30° anniversario della sua costituzione l’Associazione ricorderà questo importante avvenimento pubblicando una strenna celebrativa destinata esclusivamente ai Soci Effettivi del 2025.

Questa edizione esclusiva per il trentennale, dal titolo «Bandiere Stemmi Distintivi Colori. Le insegne del 15° Stormo Bombardamento Diurno – Bombardamento Terrestre – d’Assalto – Soccorso Aereo 1931 – 2025» verrà consegnata ai soci che risulteranno in regola con la quota sociale 2025, corrisposta entro la data del 30 aprile, come già comunicato con le precedenti lettere del Presidente e del Consiglio Direttivo.
Ricordiamo che il sito web dell’Associazione – https://www.gd15.it/quota-sociale-2025/ – contiene le informazioni necessarie per il rinnovo della quota sociale e per l’iscrizione di coloro che vorranno unirsi a noi come nuovi soci.

Le copie saranno a disposizione delle Sezioni di Cervia, Gioia del Colle, Pratica di Mare e Trapani, alle quali ciascun socio potrà rivolgersi per il ritiro o, se necessario, la spedizione; in quest’ultimo caso il socio dovrà sollevare l’Associazione dalle spese postali.
Eventuali necessità di disporre di ulteriori, contenute nel numero, copie del libro, potranno essere valutate direttamente tra il socio e il Consiglio Direttivo che potrà essere contattato a: segreteria@gentedelquindicesimo.it.

Prevediamo di distribuire l’opera a partire dal mese di luglio e per consentire a tutti di avere una percezione dei suoi contenuti, di rilevante interesse storico come le precedenti pubblicate a cura dell’Associazione, alleghiamo una sua sintesi introduttiva.

A presto con altre informazioni su questa e su altre attività.

MAMMAJUT!
                                                                                          Il Consiglio Direttivo

 

 

UNA VISITA SPECIALE (di Nicolò Nicolosi)

Partiamo dall’antefatto.

La notte del 18 Marzo 2022 un elicottero HH-139 dell’82° Centro SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare di base sull’aeroporto di Trapani, era intervenuto per soccorrere d’urgenza un uomo affetto da grave crisi respiratoria che era sulla nave Sea-Eye4, in navigazione nel Canale di Sicilia.

L’equipaggio d’allarme, dopo aver imbarcato una equipe di due medici, era decollato alle ore 22:45, su ordine del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), dirigendosi sulla nave che in quel momento si trovava ad oltre 100 miglia (circa 190 km) dalla costa siciliana.

Raggiunta l’imbarcazione, le condizioni meteorologiche in zona erano quasi proibitive. L’equipaggio, infatti, ha dovuto confrontarsi con venti le cui raffiche superavano i 40 nodi (più di 74 km/h) e onde alte più di 5 metri, che innescavano un forte movimento di beccheggio della nave.

Grazie a un ottimo lavoro di coordinamento e mettendo in pratica tutte le competenze acquisite con l’addestramento, l’equipaggio è riuscito a calare l’aerosoccorritore sul ponte della nave, assicurare il paziente nella barella, portarlo a bordo dell’elicottero e trasportarlo d’urgenza all’Ospedale San Antonio Abate di Trapani dove l’uomo ha ricevuto le prime cure.

Missione compiuta.

Ma come sperimentato nel corso degli anni, molte persone a cui l’82° Centro ha salvato la vita sono rimaste profondamente riconoscenti e legati al Reparto. Alcune restano grate anche quando, nonostante lo sforzo profuso, l’esito si rivela purtroppo infausto, trovando la forza di ringraziare comunque per la tempestività e la determinazione con cui siamo soliti intervenire, per aver comunque tentato.

Lo scorso 7 aprile, a poco più di due anni dall’intervento di quella notte, il Sig. George Scharfenberg, professore dell’Università di Ratisbona (Germania), l’uomo soccorso, dopo avercelo manifestato per iscritto, ha realizzato il desiderio di venire a trovare il personale dell’82° Centro SAR ed esprimere direttamente la sua gratitudine all’equipaggio che ha realizzato il suo soccorso e, per il loro tramite, a tutta l’Aeronautica Militare per avergli salvato la vita in una notte davvero buia e tempestosa.

Con le sue emozionanti parole, il Sig. Scharfenberg ha espresso non solo la sua gratitudine ma anche quella di tutta la sua famiglia, in particolare dei suoi 6 nipotini.

Lettera originale integrale Georg Scharfenberg – english

Per tutto il Personale dell’82° Centro, la sua presenza presso il nostro Hangar è motivo di orgoglio, emozione e stimolo per il futuro. Ci ripaga gli sforzi che ciascuno di noi, ogni componente mette in campo per garantire il nobile scopo a cui siamo preposti: la salvaguardia della vita umana e il concorso nella tutela del nostro territorio.
Mammajut!

I Pellicani volano con i Falchi Ericini (di Emanuele Alonci)

Continua la volata dei Pellicani in moto che anche il 6 Aprile scorso, in occasione dell’ 11^ Edizione del Sicily Biker Party, hanno partecipato insieme a tantissimi altri Biker e moto club all’evento svolto nella splendida cornice del campo di San Nicola ad Erice vetta.
Come di consuetudine, la giornata di domenica è iniziata di buon mattino con il giro in moto tra le vie della città di Trapani, con partenza dalla torre di Ligny (zona portuale della città) dove una ricca colazione e i drink offerti dai Falchi Ericini hanno allietato tutti i Biker presenti.
Innumerevoli sono state le iniziative proposte dal Moto Club Falchi Ericini, spaziando dal free camping alla cena, dalla birra no limits ai vari stand di gilet, tatuaggi, gadget e tanto altro, senza far mancare musica e ragazze immagine per tutti gli amici in moto.
Ci si vede al prossimo incontro!

W il Pellicano!
E Mammajut!