Riparte il Moto Club “il Pellicano”! (di Emanuele Alonci)

Il Moto Club “il Pellicano” fu costituito l’8 Febbraio 2007, con sede sociale presso l’82° Centro SAR del 15° Stormo (di stanza sull’Aeroporto Militare di Trapani-Birgi). Autorizzato dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica, si poneva tra gli obiettivi quello di accrescere lo Spirito di Corpo e promuovere l’immagine del 15° Stormo e dell’Aeronautica Militare.
Il Moto Club il Pellicano è anche affiliato alla Federazione Motociclistica Italiana e, nel 2007 è stato promotore di numerose  iniziative che ne hanno accresciuto la notorietà in breve tempo anche al di fuori dell’ambito aeronautico e motociclistico.

A suggello del sodalizio, fu consegnata la tessera sociale numero 1 al noto campione delle due ruote Loris Capirossi, successivamente anche a Valentino Rossi e Giacomo Agostini.
Nel 2008 e nel 2009 furono organizzati due motoraduni denominati “Helibikers”, all’interno dell’aeroporto militare di Trapani-Birgi, i quali ottennero un successo superiore alle aspettative, vedendo la partecipazione di circa 2000 motociclette e diverse migliaia di persone tra bikers e appassionati.
Con questi eventi si dimostrò (ancora una volta) come la nostra magnifica Forza Armata ci renda possibile coltivare le nostre passioni, oltre a quella per il mondo del volo, e realizzarci anche nei nostri hobbies.

Purtroppo negli anni a seguire il Moto Club (MC) per diversi motivi “andò il letargo” ma, a novembre 2024, un nuovo gruppo di appassionati di moto, sempre dell’82° Centro SAR, insieme al suo promotore iniziale il Generale Antonio Albanese,  decisero di “risvegliarlo”, dandogli nuova linfa e costituendo il seguente nuovo Consiglio Direttivo:

        • Presidente 1°M.llo Emanuele Alonci;
        • Vice Presidente 1°Lgt Gaspare Alastra;
        • Segretario S.Ten. Claudio Pollina;
        • Tesoriere Lgt Gianni Giorlando ;
        • Consigliere Lgt Salvatore Busetta ;
        • Consigliere 1°Lgt Francesco Arena.

E così, dopo essere rimasto fermo in garage per tanto tempo, lo scorso 5 gennaio, un gruppetto di soci del Moto Club ha smesso di guardarne il logo inciso su un quadretto di legno raffigurante il famoso Pellicano in motocicletta (che è appeso nei locali del Centro) e ne ha riacceso il motore.

La prima uscita del MC “il Pellicano” è stata la partecipazione alla tradizionale giornata solidale “Amici in moto Mazara del Vallo”, con la benedizione dei caschi sulla scalinata del lungomare Mazzini.

Dopo il consueto giro in moto della città, la giornata si è conclusa nel Piazzale della Lega Navale con un ricco pranzo, balli, musica e tanto divertimento.
Questa partecipazione non solo ha sancito formalmente la ripresa delle attività del nostro sodalizio, ma ha anche rappresentato l’occasione per farci la promessa che questa volta il motore non si sarebbe più spento e che in futuro ci sarebbe stato sempre qualcuno che avrebbe continuato “a fumare la pipa” (*).

Viva il Pellicano! E Mammajut!

Emanuele Alonci

La locandina dell’evento a Mazara del Vallo
Il banner del Moto Club ad indicare l’area di sosta per le moto
Il Presidente (a sx) e alcuni soci

I soci partecipanti all’evento

Birillo, mascotte del Moto Club il Pellicano per un giorno
Selfie di gruppo (1 di 2)
Selfie di gruppo  (2 di 2)
La benedizione dei caschi sulla scalinata del lungomare Mazzini (foto 1 di 3)
La benedizione dei caschi sulla scalinata del lungomare Mazzini (foto 2 di 3)
La benedizione dei caschi sulla scalinata del lungomare Mazzini (foto 3 di 3)
Selfie e sorrisi
Scambio di doni con il Presidente del Moto Club di Mazara del Vallo

La Befana vola col 15° Stormo – Festa dell’Epifania di allegria e solidarietà

La tradizione di celebrare l’Epifania aprendo i portoni degli hangar alle proprie famiglie è parte della storia del 15° Stormo.

Dovendo garantire assetti ed equipaggi d’allarme h24, 365 giorni all’anno, è sempre stato un modo per mostrare ai figli il lavoro dei genitori e unire le famiglie al Reparto che impegna i papà (e da 25 anni anche le mamme) durante le Festività.

Oltre alle famiglie del personale in servizio nei vari Centri/Gruppi S.A.R. sparsi sul territorio nazionale, spesso l’evento è stato aperto ad associazioni, enti e case famiglia che si occupano di orfani o di famiglie in difficoltà, per regalare una giornata di felicità ai piccoli e un sostegno concreto a chi si occupa di loro.

Nel solco della tradizione, lo scorso 6 gennaio la Befana è arrivata a bordo degli elicotteri HH-139B del 15° Stormo per rallegrare grandi e piccini, distribuendo a tutti i bambini doni e caramelle e regalando un momento di festa a tutte le famiglie radunatesi presso gli hangar dell’82° e dell’85° Centro SAR, rispettivamente negli aeroporti di Misiliscemi (TP) e Pratica di Mare (RM). 

E non sono mancati nemmeno Babbo Natale e il Grinch!

Durante gli eventi sono stati raccolti più di 4200€ che sono stati donati all’Associazione Alichildren e la Futuro ONLUS.

Un ringraziamento speciale va all’Associazione Applausi VIP-Roma ONLUS, che con la clown terapia porta il sorriso ai piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù e dell’Istituto di riabilitazione Santa Lucia, e alla Scuola Italiana Cani Salvataggio – Lazio per aver contribuito all’intrattenimento e al successo della iniziativa dell’85° Centro SAR.

Il ringraziamento dell’Associazione Gente del Quindicesimo e mio personale va a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito alla buona riuscita di queste iniziative che non solo uniscono le famiglie del personale ma fanno bene al cuore.

MAMMAJUT!

P.S.

La Befana ha promesso di ritornare tra i bambini e per i bambini anche il prossimo anno, con una sacca ancor più piena di doni e dolci regali.

La Befana sulla sua scopa vola con l’HH-139B
La Befana scende dall’elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR
La Befana saluta le famiglie in attesa.
Lancio di caramelle e dolciumi per i bambini.
La Befana sorride alle famiglie intervenute all’aeroporto di Misiliscemi (TP).
La Befana nell’hangar dell’82° Centro SAR con un elicottero HH-139B
La Befana sorridente all’82° Centro SAR
L’HH-139B dell’85° Centro SAR recupera con il verricello la Befana per salvarla dalle grinfie del Grinch e portarla in dai bambini.
Foto di gruppo per l’85° Centro SAR
L’equipaggio dell’85° Centro SAR posa con gli amici della Scuola Italiana Cani Salvataggio, la Befana, Babbo Natale e il Grinch.
La Befana e Babbo Natale distribuiscono i doni col Comandante dell’85° Centro SAR.

Premio Aquilad’Oro della città di Pozzuoli ad un pilota del 82° Centro S.A.R.

Lo scorso 19 dicembre, durante la solenne cerimonia della consegna dello Spadino agli allievi del primo corso dell’Accademia Aeronautica, è stato assegnato al Ten. Viscardi (Corso Vulcano V), già in servizio all’82° Centro S.A.R. del 15° Stormo, il prestigioso premio “Aquila d’Oro” della città di Pozzuoli.
Il premio, riconosciuto al miglior pilota classificato al volo al termine dei 5 anni accademici, è stato consegnato dal Vice Sindaco della città flegrea, il Professore Filippo Monaco.

Grande motivo di gioia e d’orgoglio per l’82°, per tutto il 15° Stormo a cui uniamo la nostra.
Congratulazioni al Ten. Viscardi! Mammajut!

(Leonardo Barone)


Aspettando meno del previsto…..

di Mirko Cacciola

Ieri, 31 luglio 2024, il Comandante dell’82° Centro S.A.R. del 15° Stormo di Trapani mi invia un articolo scritto da un suo pilota, per condividerlo con tutti noi. E’ un articolo che ci ripropone la consapevolezza e l’orgoglio della missione svolta dal 15° Stormo e dai suoi equipaggi, “sull’importanza del   nostro lavoro e sulle capacità di affrontare l’inaspettato.” E’ l’articolo di un giovane sottotenente pilota che, terminato l’addestramento,  inizia a scrivere la sua  storia di “pilota del S.A.R.” con cinque “allarmi” e cinque “partenze”.

Niente male, niente male! Bravo Mirko.

ASPETTANDO MENO DEL PREVISTO……….

Mammajut

 

82° Centro SAR – Soccorso e recupero ammalato da nave crociera a 120 NM da Trapani.

 

Questa notte un equipaggio dell’82º Centro S.A.R. del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare   è decollato dall’aeroporto con un elicottero HH 139B per soccorrere una persona colpita da ischemia a bordo  di una nave da crociera a 120 miglia da Trapani.

L’uomo,  recuperato in barella  a bordo dell’elicottero per mezzo del verricello ed assistito dai sanitari, è

stato subito trasferito all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ben fatto.

Mammajut

Open Day al 15° Stormo di Cervia

 (comunicato stampa del 15° Stormo)

Si aprono le porte del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare: Open Day a Cervia mercoledì 27 marzo 2024.

Mercoledì 27 marzo 2024, dalle ore 12:30 alle 17:30, l’aeroporto militare di Cervia, sede del 15° Stormo, aprirà le sue porte al pubblico per un Open Day imperdibile. L’evento offrirà un’occasione unica per conoscere da vicino le attività dell’Aeronautica Militare e ammirare gli elicotteri che operano per la ricerca e il soccorso su tutto il territorio nazionale.

Un’esperienza coinvolgente per tutte le età

L’Open Day sarà un’esperienza trascinante per tutta la famiglia. I visitatori potranno:

    • Ammirare da vicino gli aeromobili in mostra statica, tra cui un HH139, un TH500, un G91Y e un F16.
    • Assistere a una dimostrazione di ricerca e soccorso con l’elicottero HH-139 del 15° Stormo SAR.
    • Incontrare i piloti e gli specialisti dell’Aeronautica Militare e scoprire le loro professionalità.
    • Provare il simulatore di volo e vivere l’ebbrezza di volare.
    • Partecipare a laboratori e attività varie dedicate ai bambini a cura di “Artevento”
    • Radio Studio Delta sarà la radio ufficiale dell’evento.

E tanti altri espositori e attività, tra cui aeromodellisti e macchine d’epoca saranno presenti durante la giornata.

 

Mammajut

TRASPORTO I.P.V. DALL’ISOLA DI PONZA.

DONNA INCINTA IN IMMINENTE PERICOLO DI VITA TRASPORTATA DA PONZA A ROMA CON UN ELICOTTERO DELL’85° CENTRO SAR DEL 15° STORMO.
Nella notte di giovedì 17 agosto, un elicottero HH-139A dell’85° Centro S.A.R. (Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare ha effettuato il trasporto d’urgenza di una ventinovenne incinta in imminente pericolo di vita dall’isola di Ponza (LT) a Roma.
Come previsto dalle procedure operative, la richiesta di intervento è pervenuta al Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) dalla Prefettura di Latina. In poco tempo l’elicottero è decollato dall’aeroporto militare di Pratica di Mare alla volta della base di Latina, sede del 70° Stormo, dove ha imbarcato una equipe medica per assistere la paziente durante il volo.
Dopo essere ripartito, l’elicottero militare è atterrato sull’elisuperficie “Santa Lucia” di Ponza (LT) dove la donna è stata rapidamente imbarcata; l’equipaggio è poi decollato verso Roma, per atterrare sull’eliporto del Policlinico “Agostino Gemelli”, dove la paziente è stata presa in cura dal personale ospedaliero.
L’elicottero è poi rientrato sulla base di Pratica di Mare per riprendere lo stato di prontezza per l’allarme S.A.R. nazionale.
(fonte A.M.)

Intervento dell’82° a Marettimo.

Soccorso aereo: elicottero dell’Aeronautica Militare recupera una donna traumatizzata dall’isola di Marettimo

L’intervento di un HH-139A del 82° Centro SAR (Search & Rescue) di Trapani su richiesta del CNSAS Sicilia

Autore: T. Col. Mario Reale

Si è concluso nella tarda serata di ieri, un intervento di soccorso aereo effettuato da un elicottero HH-139A dell’82° Centro SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) dell’Aeronautica Militare di stanza sulla base di Trapani. L’elicottero al rientro da altra missione di ricerca è intervenuto per recuperare e soccorrere una donna con una sospetta frattura alla gamba.

Il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), su richiesta del CNSAS Sicilia, ha immediatamente disposto l’intervento dell’elicottero che stava rientrando da una missione di soccorso operativa avvenuta nel pomeriggio.

Arrivati sull’Isola di Marettimo, un aerosoccorritore, nonostante la zona fosse impervia e a ridosso di una scogliera, è stato calato vicino la donna, che era stata già stabilizzata dal medico del luogo, è quindi imbarcata tramite il verricello  e trasportata all’ospedale di Sant’Antonio Abate di Trapani.

L’intervento si è concluso alle 22.30 locali con il ritorno presso l’aeroporto militare di Trapani dove l’elicottero ha ripreso il servizio di prontezza operativa.

15° Stormo di Cervia impegnato nei soccorsi alla popolazione di Cesena

NEWS

Viene mostrato, a seguire, il soccorso di un elicottero dell’83° Gruppo del 15° Stormo, in favore di alcuni abitanti di Cesena sorpresi dall’esondazione del fiume Savio, avvenuta oggi nel primo pomeriggio (NDR, martedì 16 maggio 2023):

Video gentilmente condiviso da Gustavo Baronio

Copyright:
Creative Commons – attribuzione – condividere allo stesso modo.

82° Centro CSAR di Trapani – Salvataggio a Filicudi

di ODL

Spesso il salvataggio della vita umana mette a dura prova la professionalità dei soccorritori, specie quando le condizioni ambientali non sono le più favorevoli. E’ quanto accaduto il 4 gennaio u.s., quando l’82° Centro CSAR del 15° Stormo è stato interessato per recuperare a Filicudi (Isole Eolie) una turista ferita  e precipitata da un pendio, nonchè un uomo rimasto bloccato nel tentativo di portare aiuto alla donna.

L’intervento, effettuato congiuntamente con il personale del Soccordo Alpino e Speleologico siciliano (S.A.S.S.) si è concluso nella tarda serata  ma l‘incidente si era  verificato nel pomeriggio, intorno alle 17, quando G.L., 46 anni di Capo d’Orlando, era  scivolata lungo un pendio franoso a picco sul mare nella zona della Montagnola di Capo Graziano, un’area archeologica molto panoramica. Nella caduta la donna, rimaneva seriamente ferita, riportando un trauma toracico e varie contusioni ed escoriazioni ad entrambe le gambe.

Inebitabile  l’allarme e la richiesta di intervento dei soccorsi.

Trattandosi di una zona impervia difficilmente raggiungibile da terra e in condizioni rese ancora più difficili dal sopraggiungere del buio, il Soccorso Alpino richiedeva l’intervento dell’Aeronautica militare.

Sempre in prontezza operativa, decollava immediatamente dall’aeroporto di Trapani Birgi un elicottero HH139B dell’82° Centro Csar che, dopo aver imbarcato due tecnici del S.A.S.S.  all’aeroporto di Palermo Boccadifalco, si dirigeva direttamente a Filicudi.

 

Gli uomini del Soccorso Alpino e l’aerosoccorritore A.M.  venivano verricellati sul posto e raggiungevano la signora ferita, provvedendo ad “imbarellarla” e trasportata a spalle in un un luogo più idoneo al suo recupero. Una volta issata la barella a bordo e provveduto al recupero dell’uomo rimasto bloccato sul pendio scosceso, l’elicottero, dopo aver fatto scendere l’uomo ripasto bloccato in parete sulla piazzola di Filicudi, dirigeva su Boccadifalco, dove ad attendere la donna ferita c’era già pronta un’ambulanza del 118 per il trasferimento in ospedale.

Detta in questi termini, la missione appare come una delle tante missioni di trasporto in ospedale di traumatizzati recuperati in zona impervia. Ma non è andata proprio così e soprattutto non è stata come si suol dire “una passeggiata”.

Per una corretta comprensione delle difficoltà incontrate è opportuno leggere insieme uno stralcio della relazione del 26 gennaio u.s. inoltrata dalla Direzione Regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano (C.N.S.A.S./S.A.S.S) :

“Allontanatosi l’elicottero, i tre tecnici iniziavano ad approcciare con la massima tutela il versante, allestendo delle corde fisse per restare in sicurezza. Dopo circa 10 minuti di discesa individuavano l’uomo segnalato dalla Centrale Operativa 118 di Messina. Affrontavano pertanto  discese su corda in un ambiente notevolmente difficile e ricco di pericoli dovuti alla notevole esposizione ed alla presenza di un versante eccezionalmente instabile, il tutto effettuato in orario notturno. Dopo ulteriori 30 minuti di progressione con diversi tratti in arrampicata i tre tecnici riuscivano ad individuare ed a raggiungere la donna ferita.
A tal punto la donna veniva immediatamente messa in sicurezza per evitare che potesse precipitare nella sottostante parete, stante che già gli arti inferiori della stessa penzolavano nel vuoto, successivamente aveva inizio la complessa valutazione delle condizioni sanitarie della donna. Questa risultava essere in stato leggero di ipotermia, semi cosciente. Analizzando l’area risultava precipitata da una parete strapiombante alta circa 20 metri e successivamente era rotolata su un versante inclinato per circa 40 metri con frequenti salti e rotture di pendenza, arrestandosi su un piccolo terrazzo avente larghezza di circa 50 cm con le gambe nel vuoto di un successivo ulteriore salto di alcune decine di metri.
L’aerosoccorritore dell’AM ed i due Tecnici di Elisoccorso del CNSAS procedevano quindi ad immobilizzare la paziente con estrema perizia connessa alle gravissime condizioni sanitarie della
donna, reduce da una importante precipitazione, con evidente trauma cranico, lesioni cutanee alla testa ed in tutto il corpo, sospette fratture costali con compromissione di almeno un polmone, sospette fratture di bacino ed arti inferiori, possibili lesioni alla colonna e sospette lesioni ad organi interni.
Dopo avere trattato ed immobilizzato la donna, questa veniva posizionata sulla barella Everest dotata di tavola spinale e protetta con telo termico.
Stante la morfologia del luogo, sarebbe risultato impossibile per l’elicottero procedere ad un recupero dal suddetto punto senza fare precipitare, sotto l’azione del flusso rotore, una gran quantità di massi instabili, pertanto si concordava di spostare la barella di alcuni metri sino a farla giungere in un punto dove vi fossero minori rischi di fare precipitare ammassi rocciosi. La barella con la
donna quindi veniva spostata di circa dieci metri impiegando oltre un’ora e mezza, anche con l’ausilio di un sistema di corde per facilitarne lo spostamento e tenere la barella in sicurezza. Il tempo intercorso per lo spostamento e la minima distanza fa comprendere l’estrema delicatezza e pericolosità dell’area dove era in corso l’operazione di soccorso.
La barella, una volta trasportata in un punto relativamente più consono, veniva arrestata e si procedeva a contattare l’elicottero, rimasto in stand by presso l’elisuperficie di Filicudi. Veniva effettuata la messa in moto e poco dopo l’elicottero si portava sulla verticale del target. Con una prima operazione al verricello veniva recuperata a bordo dell’elicottero la barella con la donna ferita, con una seconda l’uomo bloccato, e con una terza l’ultimo tecnico con i materiali sanitari e tecnici impiegati. Ultimate le operazioni di recupero, l’elicottero si portava rapidamente all’atterraggio presso l’elisuperficie di Filicudi, dove veniva lasciato l’uomo illeso, e decollava alla volta dell’Aeroporto di Palermo Boccadifalco.
L’elicottero atterrava alle 22.10 circa presso la piazzola del IV Reparto Volo della Polizia di Stato. Si procedeva quindi a trasferire la paziente dall’elicottero all’ambulanza che l’avrebbe trasportata presso l’Ospedale Ingrassia. Dopo un breve debriefing ed avendo completato le operazioni di rifornimento, alle ore 22.55 circa l’elicottero dell’Aeronautica Militare decollava alla volta di Trapani per riprendere la consueta prontezza operativa nazionale. “

Ed oltremodo meritate sono le parole di apprezzamento espresse dal Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico “….per l’elevatissimo livello di capacità operativa, di professionalità, di dedizione al servizio finalizzato a salvare una vita umana, di tutto l’equipaggio di missione sopra citato e di tutte le strutture che hanno coordinato, favorito e supportato il buon esito di una missione di soccorso estremamente delicata.
Tale equipaggio dell’Aeronautica Militare ed i due Tecnici di Elisoccorso del CNSAS hanno mostrato, pur in una situazione sanitaria eccezionalmente grave ed operando di notte in un ambiente ad altissimo rischio per la propria incolumità, di sapere mettere in atto una attenta pianificazione, di sapere operare con alti standard di sicurezza, frutto non del caso, ma di una costante ed accurata attività addestrativa e di non comuni doti di umanità e di altissimi livelli di professionalità.  

A tale equipe Aeronautica Militare/CNSAS, la Donna recuperata (Gabriella Lanza, 47 anni) deve la propria vita. ” 

Un solo commento raccoglie in se tutto : ben fatto.

Mammajut