Per il ricordo dei Caduti di Creola di Saccolongo

“Sciagura aerea ieri mattina a Creola, a 10 km da Padova. Un elicottero militare Agusta-Bell 204 B – appartenente al 15° Stormo di soccorso dell’Aeronautica militare di stanza a Grottaglie, in provincia di Taranto – è precipitato ed è esploso nell’impatto col suolo. I cinque membri dell’equipaggio sono  morti: capitano pilota Michele Grande. 27 anni, di Cavallino (Lecce) ; maresciallo Benito Stasi, 42 anni. di Taranto; maresciallo Alfredo Miccoli, 41 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi) ; sergente Francesco ‘ Santoruvo. 30 anni, di Bitonto (Bari) ; sergente Salvatore Pinto, di 21 anni, di Torre Santa Susanna (Brindisi). 

L’elicottero era decollato da Vicenza alle ore 10,25, diretto a Pescara e quindi a Grottaglie.  Pochi minuti dopo l’incidente.  Le  condizioni di visibilità erano in quel momento buone, dopo che la nebbia aveva bloccato l’elicottero a Vicenza per un paio di giorni. Ed è proprio approfittando di una schiarita. che ieri mattina  aveva incominciato il volo di ritorno.

Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, le pale dell’elicottero si sarebbero improvvisamente bloccate e l’ AB-204B  è precipitato, mentre il pilota tentava un atterraggio di  emergenza.  Il mezzo è finito in un campo di granoturco, tra la chiesa e la canonica di Creola di Saccolongo, a pochi chilometri da Padova.”

Questo è l’articolo di un quotidiano pubblicato venerdì 21 ottobre 1977, il giorno dopo l’incidente.

Non ricordo molto di quel periodo: da lì a pochi giorni avrei conseguito la mia qualifica di pilota Pronto Impiego sull’elicottero AB 204 presso l’85° Gruppo SAR e avrei continuato a volare su questa macchina e a “montare dall’allarme” fino alla fine di gennaio 1979, in corrispondenza dell’inizio dell’ addestramento sull’ HH-3F . E  non abbiamo neppure molte testimonianze scritte : sappiamo però che per commemorare i suoi caduti, il 15° Stormo ed in particolare il personale del 3° Distaccamento  di Grottaglie prima e dell’84° Centro SAR di Brindisi si mobilitava anno dopo anno per presenziare a Creola alla cerimonia  officiata da don Giuseppe (l’allora parroco della Parrocchia di San Pietro Apostolo)  e per deporre una corona o un cuscino di fiori, alla presenza dei familiari delle vittime, delle autorità civili locali e di tanta gente, militari e civili.

Sempre presente Il T.Col. Aldo Palmitesta e l’Associazione Arma Aeronautica di Padova, così come il Generale Luciano Bocus, allora Colonnello Comandante il 15° Stormo, Dante Stifanelli, Ciro Connola e tanti altri ancora: tutti a testimoniare che il ricordo del loro gesto estremo – la salvezza degli altri sopra la loro – sarebbe stata un monito ed uno sprone per quanti avrebbero seguito il loro esempio.

A Salvatore, Francesco e Michele , Benito ed Alfredo il nostro amico Romano  Nodari volle dedicare nel 1985 una pagina del Nec in somno quies.

Come allor in guerra, or in pace noi
per lo involarsi di ciascun di voi,
nell’imo dell’animo sia pur feriti
non spargiamo lacrima, ma riarditi
guardiam vieppiù alle imprese vostre
tali, qual sprone alle azioni nostre,
e lassù, tra le leggere anime belle
ove segnate il cielo d’altre stelle,
alto  suoni dei motori il saluto
a voi tutti che pagaste il tributo
ieri, oggi e domani medesimo
dall’intrepido stormo quindicesimo.

Dal 1995 con la sua costituzione ed ancor più  con il “Manifesto di Ostia” del 15 giugno 2007, anche la Associazione Gente del 15° si pone in prima fila e profonde il massimo impegno nel ricordo e nella commemorazione dei propri caduti.

E il ricordo dei Caduti rimane sempre fervido nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo: anche grazie agli scritti di chi ha conosciuto e vuole ricordare gli amici caduti.

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