Nella ricorrenza del 41° anniversario della sua scomparsa, la Sezione di Pratica di Mare della AG15 ricorderà la memoria della Magg. Pil. Francesco ASTI.
Il Magg. ASTI è caduto in servizio il 18 Agosto del 1984 nel corso di una missione notturna di soccorso al largo dell’isola di Ponza, nel tentativo di recupero da un sommergibile francese di un marinaio in imminente pericolo di vita, perdendo la vita ai comandi di un elicottero HH3F del 15° Stormo – 85° Gruppo SAR, che è stato coinvolto in un incidente di volo.
Per aver dato la vita nel tentativo di salvarne un’altra, il Magg. Francesco ASTI è stato decorato con la Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico e con la Médaille de l’Aéronautique da parte del Governo francese alla memoria.
Invitiamo tutti i Soci, insieme a parenti ed amici, che intendono partecipare alla cerimonia a raccogliersi alle 09:30 presso il Sacrario dell’Aeronautica Militare al Cimitero del Verano (RM), ove sono custodite le spoglie mortali del compianto Magg. ASTI, per condividere un momento di ricordo e di preghiera.
Nello stesso giorno, i Leoni dell’85° Centro SAR, lanceranno in mare una corona di fiori sulle coordinate del luogo dell’incidente.
“Era una notte buia e tempestosa sul Corno Piccolo del Gran Sasso”
Potrebbe tranquillamente iniziare così il racconto dell’intervento di soccorso portato a termine dall’85° Centro SAR (Search And Rescue) la notte del 26 luglio scorso, perché era notte ma la luna non c’era ad aiutare, perché le celle temporalesche in movimento verso l’Appennino generavano fulmini in grado di illuminare il cielo all’improvviso.
Un’emergenza lanciata verso le 17 e conclusasi alle prime luci dell’alba del giorno dopo.
Con un preambolo così – ho pensato – ci vuole uno stile più narrativo che giornalistico.
Ma andiamo per gradi.
È il pomeriggio del 26 luglio, quando il primo in cordata di due alpinisti impegnati nell’ascesa lungo la via “Spigolo delle Guide” nel massiccio del Gran Sasso, perde la presa e precipita, strappando anche alcune protezioni, e ferendosi in modo serio agli arti nell’urto con le rocce. Il compagno di scalata, nel tentativo di frenare la caduta si è ustionato le mani nel serrare le corde. Un quadro grave, all’interno del quale, grazie alla loro esperienza, i due sono riusciti ad aiutarsi e a realizzare una sosta d’emergenza in parete e a chiamare i soccorsi.
Il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo si è immediatamente attivato. Tecnici e sanitari si sono imbarcati sull’elicottero del 118 che li ha portati in quota e ha anche tentato l’avvicinamento per il recupero in parete, ma, a causa delle forti raffiche di vento dovute alle condizioni meteorologiche, ha optato per lasciare la squadra di soccorso più in basso, dove avrebbero affrontato una successiva arrampicata lungo l’itinerario e la salita in parete per raggiungere i feriti.
Ricevute queste notizie, senza perdere tempo, il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo ha allertato la catena per richiedere l’intervento dell’Aeronautica Militare, ed il Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico ha preallertato l’equipaggio d’allarme dell’85° Centro di Pratica di Mare.
Ma sono già le 19:30 quando ciò avviene, e in mezz’ora terminerà il turno di prontezza dell’equipaggio iniziato 12 ore prima. Ma tra poco inizierà a fare pure buio: bisogna fare presto!
Così, con l’ordine esecutivo, l’equipaggio fa decollare l’elicottero HH-139B alle 20:00 locali e si dirige velocemente sulla zona di recupero, posta a 7100ft (oltre 2160m) di quota.
Il Capo Equipaggio, dopo la ricognizione, tenta di effettuare l’avvicinamento per il recupero da parete, ma le condizioni del vento, forte e variabile con raffiche di caduta, lo rendono impossibile anche a lui, almeno in quel punto.
Dopo un consulto con l’RCC, il CNSAS e l’equipaggio del turno notturno, consci che il soccorso avrebbe richiesto più tempo, si opta per un rientro a Pratica di Mare per cambio equipaggio. Nel frattempo, la squadra di soccorso a terra cercherà di posizionarsi con il ferito grave in un altro punto.
Il tempo di rientrare, rifornire l’elicottero, ricevere le informazioni con l’equipaggio smontante e il secondo decollo da Pratica di Mare avviene poco dopo la mezzanotte e mezza (00:37L), direzione Corno Piccolo del Gran Sasso. Individuata la squadra nel nuovo punto raggiunto, che resta ancora intorno ai 7000ft (circa 33m in meno), il Capo equipaggio tenta di far avvicinare il suo HH-139 per il recupero, ma il vento imprevedibile e turbolento non consente nemmeno stavolta un recupero sicuro.
Non c’è altra soluzione: la squadra del Soccorso Alpino deve spostarsi ancora se si vuole tentare il recupero del traumatizzato con l’elicottero. E non c’è solo potenzialmente lui da salvare. Celle temporalesche sono in movimento sugli Appennini e c’è il rischio che possano abbattersi anche in zona, mettendo ancora più in difficoltà i tecnici e i sanitari del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo. Equipaggio, RCC e squadre a terra sono concordi: si rifornisce e si riprova.
Dopo il rifornimento all’aeroporto di Pescara e il necessario aggiornamento meteo, l’equipaggio dell’85° stacca le ruote dal suolo alle 03:13L per un nuovo tentativo di recupero nella nuova zona raggiunta dalla squadra di soccorso a 6500Ft.
La luminosità ambientale è praticamente nulla e anche con gli immancabili NVG, i visori notturni, individuare il punto non è semplice.
Lampi improvvisi illuminano l’orizzonte e la prima ricognizione, quella c.d. “alta” non promette bene perché il vento continua a far ballare l’elicottero e la turbolenza costringe a variazioni di potenza ampie, praticamente dalla minima a quasi quella massima al decollo.
L’equipaggio decide di fare anche la ricognizione “bassa” e, dopo alcuni schiaffi di vento, in prossimità del punto i vortici spariscono. Il Capo Equipaggio decide di cogliere l’opportunità e di procedere direttamente all’atterraggio.
Imbarcato il traumatizzato, il medico e l’infermiere, l’HH-139 decolla di nuovo in direzione Pescara, dove consegna alle cure dei sanitari del 118 il traumatizzato. Le squadre del Soccorso Alpino hanno completato il rientro a piedi fino alla località Prati di Tivo, concludendo anche le loro le operazioni attorno all’alba.
Con la consapevolezza e la soddisfazione di aver portato a termine un recupero difficile, l’equipaggio dell’85° può ora prendersi una pausa per una meritata colazione alle prime luci dell’alba.
Terminato il rifornimento, aggiornate le meteo che confermano ancora la presenza di celle temporalesche in rotta, alle 05:14L l’equipaggio fa decollare il suo 139 dall’aeroporto di Pescara per rientrare a “casa” a Pratica di Mare.
Fine
(o quasi)
Le condizioni (e la visibilità) della zona d’atterraggioIl volo di trasferimento dal Gran Sasso a PescaraIl volo di trasferimento dal Gran Sasso a Pescara – l’alpinista infortunatoIl volo di trasferimento dal Gran Sasso a Pescara – i Soccorritori AM e SAS AbruzzoIl volo di trasferimento dal Gran Sasso a Pescara – Si scioglie la tensioneIl volo di trasferimento dal Gran Sasso a Pescara – Si aggiornano i propri cariLo sbarco del traumatizzato a PescaraLo sbarco del traumatizzato a Pescara – il passaggio di barellaLo sbarco del traumatizzato a Pescara – Capo equipaggio, Operatore di bordo e personale del 118
La foto dell’Equipaggio col personale di servizio al rientro a Pratica di Mare
C’è molto in questo racconto da evidenziare:
il sangue freddo dei due alpinisti che si sono messi in sicurezza e allertato i soccorsi nonostante le ferite;
la preparazione e determinazione della squadra del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo che ha superato tratti tecnici complessi e resi ancora più insidiosi dal forte vento nei tratti esposti;
la professionalità e la capacità di valutare la situazione degli equipaggi alternatisi, sia nel dettaglio puntuale della zona d’intervento che nel quadro complessivo della situazione, nonché la conoscenza delle performance dell’HH139B e di sfruttarne l’inviluppo di volo.
Per questo, a me sorge istintivamente fare i complimenti a tutti, in particolare ai “Leoni” dell’85° Centro SAR e al loro Comandante, protagonista ai comandi dell’elicottero, perché avrebbero potuto mollare, le condizioni non erano favorevoli e nessuno avrebbe potuto dar loro torto. Però non l’hanno fatto e hanno lavorato sinergicamente con la squadra a terra, con il personale Rescue Coordination Center dell’Aeronautica Militare (che ha svolto i coordinamenti con tutti gli enti coinvolti e supportato il processo decisionale degli equipaggi coinvolti) per cambiare le condizioni e cercare di garantire che l’infortunato potesse ricevere le cure necessarie prima possibile.
Un grazie speciale va al Maggiore Bruno Monteferri, Comandante dell’85° Centro SAR, per avermi fornito non solo le immagini ma anche un resoconto in formato “audible” che ha reso coinvolgente la mia opera di sintesi e racconto.
Il 19 luglio scorso, durante la serata conclusiva della 6^ edizione del Marettimo Film Fest, l’82° Centro SAR è stato insignito di uno dei premi speciali Stella Maris, un riconoscimento generalmente riservato a figure di spicco del cinema italiano, che testimonia il valore umano e professionale mostrato nel quotidiano operare dalle donne e dagli uomini dell’82°, nonché il solido legame che unisce da tempo il territorio delle Egadi con il Reparto trapanese, spesso chiamato ad intervenire anche in questi luoghi (e in particolare modo Marettimo), svolgendo attività di soccorso in favore della collettività.
La targa del premio Stella Maris
La motivazione del premio Stella Maris
Il Comandante del Centro, il Magg. Nicolò Nicolosi, durante la cerimonia di premiazione, ha voluto con sé sul palco una rappresentanza di tutte le categorie del suo personale, per ringraziarle profondamente e pubblicamente di fronte alle autorità civili, militari, personaggi dello spettacolo e, soprattutto, i cittadini dell’isola, per lo spirito di squadra, la dedizione e l’unione di intenti che li contraddistingue e che caratterizza l’82° Centro SAR.
Bravissimi!
Il Comandante l’82° riceve il premio
Il Magg. Nicolosi al momento della premiazione
Il Magg. Nicolosi durante il discorso di ringraziamento
Il ringraziamento del Magg. Nicolosi al personale dell’82° Centro SAR
PS
Con l’occasione, desidero ringraziare nuovamente Nicolò e i suoi per i contributi che condividono con me e che mi permettono di dare loro visibilità anche su questo sito.
Di seguito due video, uno con l’intervento del Maggiore Nicolò Nicolosi al Marettimo Film Fest e uno ripreso dal pubblico da un nostro Socio del momento della premiazione: sono molto belli e anche divertenti e mostrano la capacità comunicativa del Comandante dell’82° Centro SAR.
20-21 luglio 2025. Una domenica notte di lavoro ad alta quota per l’85° Centro SAR (Search And Rescue – Ricerca e Soccorso) sui Monti della Laga, per recuperare due escursionisti bloccati dal buio e dall’impossibilità di proseguire in sicurezza a 2400 metri, in località Pizzo di Moscio (provincia di Rieti).
La località è una nota destinazione per gli amanti delle escursioni in montagna e non è nuova a mettere in difficoltà anche i più esperti.
Come sovente accade, data la condizione notturna, la quota e la situazione del terreno, è stato richiesto l’intervento di un elicottero del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, da parte delle autorità locali preposte.
Dopo l’ordine di decollo del Comando Operazioni Aeree dell’Aeronautica Militare, l’equipaggio in prontezza operativa dell’85° è decollato dall’Aeroporto di Pratica di Mare intorno alle 23:30.
Con l’ausilio dei Night Vision Goggles – NVG – i visori notturni in dotazione all’equipaggio, e degli apparati di ricerca installati sull’elicottero HH-139B, i due escursionisti sono stati rapidamente individuati, recuperati e trasportati alla vicina elisuperficie di Amatrice.
Lì era in attesa una squadra di tecnici del CNSAS-Lazio, pronta all’imbarco e ad operare in sinergia con l’equipaggio dell’Aeronautica Militare in caso di necessità, comprendente un soccorritore medico che ha visitato i due escursionisti ed escluso il bisogno di ulteriore assistenza sanitaria.
L’elicottero è quindi rientrato alla base di Pratica di Mare dove l’equipaggio ha ripreso l’attività di prontezza operativa.
Per i Leoni dell’85° Centro SAR il nostro Mammajut!
Il mese non è ancora finito ma l’attività operativa di soccorso per l’82° Centro S.A.R. (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare è già intensa.
Il primo intervento c’è stato il 7 luglio, quando l’82°, su ordine del Comando Operazioni Spaziali dell’AM, un HH-139B è intervenuto per recuperare una donna traumatizzata nella Riserva Naturale dello Zingaro (splendida oasi collocata lungo la costa rocciosa in provincia di Trapani).
I piloti si preparano al decollo
L’equipaggio è decollato alle 16:30 per dirigersi verso il campo sportivo di Castellammare del Golfo, dove ha prelevato il team di 2 specialisti del Soccorso Alpino e Speleologico. Successivamente ha raggiunto la cala della Riserva dello Zingaro dove era situata la traumatizzata, una donna di 28 anni straniera impossibilitata a muoversi.
L’equipaggio imbarca il team CNSAS
Dall’elicottero sono sbarcati i 2 tecnici del CNSAS e l’aerosoccorritore dell’equipaggio dell’AM, che hanno prima immobilizzato e assicurato la gamba della paziente e poi l’hanno fatta salire a bordo a mezzo verricello.
L’HH139B in hovering durante il verricelloIl pilota ai comandi durante il verricelloL’operatore di bordo esegue il verricelloLa paziente viene issata a bordo dell’elicottero
L’elicottero si è quindi diretto nuovamente verso il campo sportivo di Castellammare del Golfo dove ha sbarcato i 2 tecnici e lasciato la paziente alle cure del 118.
L’equipaggio è successivamente rientrato presso la base aerea di Trapani, riprendendo la regolare prontezza SAR nazionale, atterrando alle 17:45, completando tutte le operazioni in poco più di un’ora di volo.
Altro intervento è avvenuto nella notte del 12 luglio, quando un equipaggio dell’82° è intervenuto, anche in questo caso insieme a un team del Soccorso Alpino e Speleologico, per soccorrere una donna traumatizzata e impossibilitata a muoversi nella zona di Piano Battaglia (Parco delle Madonie, in provincia di Palermo),
L’equipaggio è decollato alle 23:00 per dirigersi presso l’aeroporto di Palermo Boccadifalco, dove ha prelevato il team di 2 specialisti del Soccorso Alpino, ridecollando subito dopo per raggiungere la posizione della traumatizzata, una zona impervia a 1900 metri di altitudine.
Dall’elicottero sono sbarcati i 2 tecnici e l’aerosoccorritore dell’equipaggio dell’Aeronautica Militare, che hanno messo in sicurezza la paziente e l’hanno imbarcata a bordo.
L’elicottero, quindi, si è diretto verso Boccadifalco dove ha sbarcato il team del Soccorso Alpino e Speleologico e lasciato la paziente alle cure del 118.
L’equipaggio è successivamente rientrato presso la base aerea di Trapani, riprendendo la regolare prontezza SAR Nazionale, completando tutte le operazioni in tre ore di missione.
L’elicottero a Boccadifalco per l’imbarco del team CNSASLa paziente è imbarcata a bordo
L’affidamento alle cure del 118 della traumatizzata
Dulcis in fundo (si fa per dire!), nelle prime ore della giornata del 15 luglio, c’è stata una richiesta di trasporto sanitario urgente da Favignana (TP) per recuperare una signora anziana rimasta gravemente traumatizzata ad un arto inferiore in seguito ad una caduta.
Il decollo per l’equipaggio è avvenuto alle 04:15, direzione l’isola dell’arcipelago delle Egadi, dove sono stati imbarcati sia la donna infortunata che il personale sanitario che le ha continuato l’assistenza durante il volo verso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.
Preparandosi per la missione
All’atterraggio alla struttura ospedaliera, la paziente è stata sbarcata e affidata alle cure del personale sanitario dell’ospedale.
L’elicottero ha quindi riportato a Favignana il personale sanitario, fondamentale primo presidio medico dell’isola, e poi ha fatto rientro alla base aerea di Trapani, alle 04:45 circa, riprendendo la regolare prontezza SAR nazionale.
Che dire? Complimenti a tutto l’82° Centro SAR!
“MAMMAJUT!” ♥
[Per chi non ci conosce]
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L’82° Centro SAR di Trapani dipende dal 15° Stormo di Cervia che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo inoltre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse.
Dal 15° Stormo di Cervia, oltre all’82° Centro SAR di Trapani, dipendono, dislocati su tutto il territorio nazionale, anche l’80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari), l’83° Gruppo Volo SAR, sito su Cervia, l’84° Centro SAR di Gioia del Colle (Bari) e l’85° Centro SAR di Pratica di Mare (Roma).
Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato migliaia di persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha inoltre acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e alla lotta agli incendi su tutto il territorio nazionale nell’ambito del dispositivo interforze messo in campo dalla Difesa.
Il Presidente ANUA, il Generale di Squadra Aerea Paolo Magro, ha avviato un programma di conoscenza delle Associazioni e ci ha dato il privilegio di essere la prima associazione ad essere ospitata nelle pagine del Corriere dell’Aviatore, il periodico dell’ANUA.
La presentazione dell’Associazione “Gente del Quindicesimo” è stata predisposta dal nostro Presidente, il Generale di Divisione Aerea Giacomo De Ponti, ma le belle parole che sono dedicate nell’Editoriale all’AG15 sono personali del Generale Magro, a cui vanno i sentiti ringraziamenti di tutti noi Soci.
Riporto qui il passaggio dell’editoriale del Presidente ANUA, Generale S.A. Paolo Magro:
[omissis] L’Associazione rinnova il proprio impegno a sostenere e valorizzare i legami tra chi ha servito e chi continua a servire, nella convinzione che la memoria, l’identità e lo spirito di corpo siano risorse fondamentali per affrontare il futuro con determinazione e unità. Vorrei ora però tornare ad un tema che ho appena toccato nel precedente numero del nostro Corriere: il mondo dell’Associazionismo. In un mondo sempre più individualista e frammentato, l’associazionismo rappresenta un baluardo di coesione sociale, un luogo dove le persone si ritrovano non solo per condividere interessi comuni, ma per costruire insieme un’identità collettiva. È qui dove confluisce nelle Associazioni del mondo aeronautico lo spirito di appartenenza ad un Reparto, ad un velivolo, ad un simbolo: un sentimento profondo che lega l’individuo al gruppo, trasformando la partecipazione in impegno e la condivisione in solidarietà. Appartenere a un’associazione significa anche custodire una memoria condivisa, fatta di esperienze, valori e simboli. Questo patrimonio comune rafforza l’identità del gruppo e offre ai suoi membri un senso di continuità e radicamento, elementi fondamentali soprattutto in tempi di incertezza. In questo contesto, lo spirito di appartenenza non è solo un’emozione, ma un motore che alimenta la partecipazione attiva, la responsabilità e il senso del dovere verso gli altri. Come dicevo nel mondo aeronautico esistono numerose Associazioni, più o meno note. Desideriamo a partire da questo numero dare loro uno spazio sul nostro Corriere, iniziando con l’Associazione “Gente del 15°”. Nel giugno 2025 ricorre il 30° anniversario della costituzione dell’Associazione Gente del 15°, nata nel 1995 per custodire e tramandare lo spirito, i valori e le tradizioni del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare. Un traguardo importante che non celebra solo il tempo trascorso, ma soprattutto la forza di un legame che resiste, si rinnova e si rafforza nel tempo: lo spirito di appartenenza. Per chi ha servito nel 15°, l’Associazione rappresenta un naturale proseguimento della propria missione. Non si tratta solo di memoria, ma di continuità operativa dei valori: il coraggio, la dedizione, il sacrificio e la fratellanza che hanno contraddistinto le operazioni di soccorso aereo, oggi rivivono nelle attività associative, nei raduni, nelle commemorazioni e nelle pubblicazioni. È un’identità che resta impressa nel cuore e nella mente, e che trova nell’associazionismo un luogo dove ritrovarsi, riconoscersi e continuare a servire, anche solo con la memoria e la testimonianza. Come da loro sostenuto “il patrimonio più prezioso per la nostra Associazione siamo noi stessi”. Ogni socio è custode di una storia, di un volto, di un gesto che ha fatto la differenza. In un’epoca in cui l’individualismo rischia di spegnere la fiamma della collettività, l’AG15 è un esempio concreto di comunità coesa e consapevole.
Il Presidente Nazionale ANUA Gen. S.A. (r) Paolo Magro
Il numero 7-8/2025 del Corriere dell’Aviatore contiene anche un articolo sull’82° Centro S.A.R., già presente sul nostro sito.
Con l’autorizzazione del Presidente ANUA, ricevuta tramite il PAG15, di seguito troverete sia il link al sito dell’ANUA che al Corriere dell’Aviatore, un periodico sempre ricco di informazioni e approfondimenti non solo sull’Aeronautica Militare, sulla storia dell’aviazione degli aviatori, ma anche sul mondo della Difesa in generale.
Ho avuto bisogno di un po’ di giorni per riordinare le idee e scrivere la cronaca di quello che – a mio parere – è il più bel momento di incontro e il più caratteristico del 15° Stormo: il Trofeo dedicato alla memoria del Magg. Pilota, Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico alla memoria, Francesco Asti , e -per il suo tramite – a tutti gli amici e colleghi che hanno perso la vita per cercare di salvare quella degli altri, o addestrarsi a farlo.
Ma cos’è il Trofeo Asti?
È una “mini olimpiade” basata su eventi addestrativi e competizioni sportive tra i Gruppi/Centri del 15° Stormo, i quali inviano un loro equipaggio e un elicottero quali partecipanti. Il Trofeo Asti è un’occasione importante per gli equipaggi di ritrovarsi e confrontarsi, favorendo lo scambio di esperienze e la standardizzazione. Ciò considerando che il 15° Stormo, per la necessità di coprire e raggiungere l’intero territorio nazionale e le zone S.A.R. assegnate all’Italia, è sparso su tutto il territorio della Penisola, isole maggiori comprese.
Ma passiamo alla cronaca.
Presso la sede del 15° Stormo, nella accogliente cornice del territorio romagnolo, dal 9 al 13 giugno scorso, si sono ritrovati e confrontati gli equipaggi dell’80° Centro SAR di Decimomannu, dell’81° Centro Addestramento Equipaggi di Cervia, dell’82° Centro SAR di Trapani, dell’83° Gruppo SAR di Cervia, dell’84° Centro SAR di Gioia del Colle, dell’85° Centro SAR di Pratica di Mare.
Le prove di capacità tecnico-operative predisposte dall’organizzazione hanno previsto:
test di teorici sull’HH-139;
una navigazione VFR da portare a termine senza l’ausilio dei sistemi di navigazione di bordo ma con l’antico (o classico) bussola e orologio, con riconoscimento dei turning point sul terreno;
un verricello di precisione da 60Ft di altezza;
la movimentazione e il posizionamento di un carrello AGE con il trattorino;
l’imbragatura di un infortunato all’interno di una barella verricellabile.
Tutte le sopraelencate prove sono state valutate sia in termini di tempo che di accuratezza.
Per l’aspetto ludico-sportivo, lavorando con tecniche tipiche del team building, gli equipaggi sono stati impegnati in prove di affiatamento e in un torneo di beach-volley.
Il Trofeo Asti 2025 è stato (ri)vinto dall’83° Gruppo SAR, [nonostante tutto, aggiungerei!] ed è stato premiato da Arturo Asti, il fratello di Francesco a cui è intitolato il Trofeo, che ci segue sempre con amore e gratitudine, suggellando così la simbolica trasmissione della memoria dei colleghi e amici perduti alle nuove generazioni.
Memoria che non ha certo dimenticato il 12° anniversario dell’incidente fatale che, proprio sulla base di Cervia, costò la vita all’Aerosoccorritore Alessandro Musacchio, il “Capo Team”. Con tutto il personale dell’81° e dell’83° raccolto di fronte alla incredibile opera scultorea che ritrae Alessandro, il Comandante di Stormo ha dato il via ad una toccante commemorazione dove i ricordi di chi ha conosciuto, lavorato e condiviso la passione di Alessandro, sono stati raccontati con chi lo conosce solo tramite la scultura a lui dedicata.
Molti sono stati gli occhi lucidi… anche i miei… anche adesso che scrivo.
In tutto questo, vi chiederete, io cosa c’entri.
C’entro perché come appartenente all’AG15, assieme ai Generali Romanini (veterano dei Trofei Asti) e Rovazzani, abbiamo fornito il nostro supporto in qualità di giudici per l’esecuzione delle prove. Inoltre, l’Associazione ha offerto i premi per i primi 3 classificati (e anche all’ultimo!), oltre alla torta della cena conclusiva del Trofeo, durante la quale abbiamo anche festeggiato con i colleghi operativi e gli amici dell’AG15 di Cervia, il nostro trentennale.
Alla fine della cena, il Generale Rovazzani, a nome del Presidente AG15, ha donato al Comandante il 15° Stormo, il Colonnello Antonio Viola, un magnifico Albo d’onore dei decorati al Valor Militare del 15° Stormo Bombardamento terrestre e 15° Stormo d’Assalto (1940-1943) da collezione, realizzato proprio dal nostro Presidente, il Generale Giacomo De Ponti.
In base alla novità introdotta quest’anno che non vede più il vincitore del Trofeo quale organizzatore ma designatore del Gruppo/Centro che lo ospiterà l’anno seguente, l’appuntamento è fissato a Gioia del Colle per l’anno prossimo, dove l’84° Centro SAR farà gli onori di casa.
Chiudo rivolgendomi a tutti gli equipaggi partecipanti, agli organizzatori (e qui una menzione speciale va al Project Officer Jacopo Baldin), a tutti i Soci AG15, a tutto il personale del 15° Stormo e al loro Comandante, ai quali va il mio, il nostro grazie e un meritato plauso, sugellato dal nostro grande e sentito “MAMMAJUT!”
L’equipaggio vincitoreFoto di gruppo a fine attivitàAvvicinamento al verricello (Hovering 60Ft)Il “tocco” dell’Aerosoccorritore sul quadrato bersaglioIl “tocco” dell’Aerosoccorritore sul quadrato bersaglioMovimentazione e parcheggio di precisione del carrello tramite trattorino di linea.Coordinazione di squadra: 82°Coordinazione di squadra: 85°Prova di abilità e affiatamento: la pesca della paperella con la maschera oscurata. 84°
Coordinazione di squadra: 81°Prova di abilità e affiatamento: la pesca della paperella con la maschera oscurata. 81°
Beach Volley Team 80°Beach Volley Team 82°
Beach Volley Team 84°Il “veterano” dei Trofei Asti, Il Gen. Romanini con i “suoi” ARS
Cerimonia di chiusura del Trofeo Asti 2025Cerimonia di chiusura del Trofeo Asti 2025Il Comandante dell’83° Gruppo consegna una fotografia con le firme dei partecipanti al Gen, Rovazzani quale rappresentante del Presidente AG15Il Sig. Arturo Asti consegna il Trofeo al Capo Equipaggio dell’83° Gruppo.La torta celebrativa del Trentennale AG15 e del Trofeo AstiIl Project Officer del Trofeo Asti 2025, il Cap. Baldin, consegna il premio al Capo Equipaggio dell’84° Centro, terzo classificato.Il Project Officer del Trofeo Asti 2025, il Cap. Baldin, consegna il premio al Capo Equipaggio dell’82° Centro, secondo classificato.Il Project Officer del Trofeo Asti 2025, il Cap. Baldin, consegna il premio al Capo Equipaggio dell’83° Gruppo, primo classificato.La consegna del “cucchiaione di legno” al Capo Equipaggio dell’85° Centro, ultimo classificato da parte del Col. Barone,La consegna a nome dell’AG15 dell’Albo d’Onore delle Medaglie al Valor Militare del 15° Stormo B.T. e Assalto, al Comandante il 15° Stormo, il Col. Viola, da parte del Presidente AG15 f.f., Gen. Rovazzani.La consegna a nome dell’AG15 dell’Albo d’Onore delle Medaglie al Valor Militare del 15° Stormo B.T. e Assalto, al Comandante il 15° Stormo, il Col. Viola, da parte del Presidente AG15 f.f., Gen. Rovazzani.Il bellissimo e toccante memoriale dedicato al “Capo Team” Alessandro Musacchio.
Carissimi amici e Soci, di seguito si riporta integralmente la lettera di convocazione della prima Assemblea generale ordinaria per l’anno in corso firmata dal Presidente Gen.D.A. Giacomo De Ponti.
La stessa è stata inviata a tutti i gli indirizzi email forniti dai soci all’atto dell’iscrizione all’AG15.
In sintesi, l’Assemblea generale è convocata in prima convocazione il giorno 22 maggio 2025 alle ore 23:30 presso i locali dell’85° Centro di Pratica di Mare, 84° Centro Gioia del Colle, 83° Gruppo Cervia, 82° Centro Trapani e 80° centro Decimomannu o, qualora non si raggiungesse il numero legale, in seconda convocazione il giorno 23 Maggio presso i medesimi locali con inizio alle ore 10:00.
L’Assemblea si terrà in modalità diffusa delle sedi dei Centri/Gruppo del 15° Stormo in collegamento in VTC.
In occasione del ventennale della scomparsa di San Giovanni Paolo II, il socio Antonio Albanese ha voluto realizzare un video che testimonia le occasioni nelle quali il 15° Stormo ha avuto il privilegio di trasportare il Santo Padre nelle sue visite pastorali in Italia.
Un omaggio a “quell’uomo venuto da lontano” con un collage di contributi di tanti amici e colleghi che hanno condiviso le loro fotografie.
Grazie di cuore a tutti loro ma soprattutto ad Antonio per l’iniziativa.
siamo lieti di informarvi che nella ricorrenza del 30° anniversario della sua costituzione l’Associazione ricorderà questo importante avvenimento pubblicando una strenna celebrativa destinata esclusivamente ai Soci Effettivi del 2025.
Questa edizione esclusiva per il trentennale, dal titolo «Bandiere Stemmi Distintivi Colori. Le insegne del 15° Stormo Bombardamento Diurno – Bombardamento Terrestre – d’Assalto – Soccorso Aereo 1931 – 2025» verrà consegnata ai soci che risulteranno in regola con la quota sociale 2025, corrisposta entro la data del 30 aprile, come già comunicato con le precedenti lettere del Presidente e del Consiglio Direttivo. Ricordiamo che il sito web dell’Associazione – https://www.gd15.it/quota-sociale-2025/ – contiene le informazioni necessarie per il rinnovo della quota sociale e per l’iscrizione di coloro che vorranno unirsi a noi come nuovi soci.
Le copie saranno a disposizione delle Sezioni di Cervia, Gioia del Colle, Pratica di Mare e Trapani, alle quali ciascun socio potrà rivolgersi per il ritiro o, se necessario, la spedizione; in quest’ultimo caso il socio dovrà sollevare l’Associazione dalle spese postali. Eventuali necessità di disporre di ulteriori, contenute nel numero, copie del libro, potranno essere valutate direttamente tra il socio e il Consiglio Direttivo che potrà essere contattato a: segreteria@gentedelquindicesimo.it.
Prevediamo di distribuire l’opera a partire dal mese di luglio e per consentire a tutti di avere una percezione dei suoi contenuti, di rilevante interesse storico come le precedenti pubblicate a cura dell’Associazione, alleghiamo una sua sintesi introduttiva.
A presto con altre informazioni su questa e su altre attività.
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