SIMPOSIO STORICO – IN VOLO VERSO IL FUTURO

Firenze – Palazzo Vecchio – Salone dei Cinquecento


Il 15 febbraio 2023,  ha avuto luogo a Firenze il Simposio Storico, prima iniziativa organizzata per celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare.

Un’occasione per ripercorrere insieme ad illustri ospiti passato, presente e futuro dell’Arma Azzurra: a partire dalle origini del volo ai nuovi domini della dimensione aerospaziale.

Il simposio è stato suddiviso in 6 panel:
Le origini del volo: da Leonardo da Vinci ai fratelli Wright

Le imprese aviatorie e i primati

Ingegneria Aeronautica focus su Guidoni e Broglio

Gli eventi che hanno fatto la storia: la guerra del Golfo

La difesa dello spazio aereo italiano e NATO dal dopoguerra ai nostri giorni

La dimensione Aerospaziale: testimonianza astronauti

Nel primo panel “Le origini del volo: da Leonardo da Vinci ai fratelli Wright”, la Direttrice del Museo da Vinci, Dottoressa Roberta Barsanti, insieme al Dottore Alberto Angela e al 1° Maresciallo Michele Palumbo, moderati dal Professore Alessandro Barbero, hanno descritto le componenti delle macchine volanti, per proseguire poi nel racconto del primo velivolo motorizzato Flyer, costruito e fatto alzare in volo nel 1903 dai fratelli Wright.


15 aprile 1909: i fratelli Wright a Centocelle

Nel 1909 i fratelli Wright giungono in Italia per incontrare il loro amico Mario Calderara, un giovane ufficiale della Regia Marina che con Wilbur e Orville Wright, da anni, intrattiene una fitta corrispondenza. Calderara impara a volare proprio con Wilbur Wright nell’aeroporto romano di Centocelle nell’aprile del 1909. Dopo soli cinque mesi di pratica Mario Calderara partecipa al circuito aereo internazionale di Brescia dove ottiene per acclamazione il brevetto N. 1 del primo pilota italiano. Grazie alle immagini fornite dall’Aeronautica Militare e le foto d’archivio custodite presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare è possibile, 110 anni dopo, ricostruire i momenti in cui si scrissero pagine storiche per l’aviazione italiana.


Simposio Storico per il Centenario dell’Aeronautica Militare – 2° panel

Il secondo panel di discussione del Simposio, moderato da Flavia Giacobbe, direttrice delle riviste “Formiche” e “Air Press”, ha voluto raccontare i gloriosi primati conseguiti dagli italiani nel primo dopoguerra, illustrando gli aspetti del profilo del volo e di quello logistico, inclusivo del supporto dei mezzi navali.
“Oggi tendiamo a considerare il 1923 come un anno d’inizio, l’anno di fondazione dell’Aeronautica Militare – ha esordito Gregory Alegi, giornalista e docente di storia militare – ma al tempo era considerato il momento conclusivo di un lungo dibattito iniziato già nel corso della Prima Guerra Mondiale, in cui si cominciò a comprendere che l’aviazione meritava una sua maggiore autonomia e indipendenza come Forza Armata”.

Non a caso, “se è vero che i fratelli Wright hanno inventato l’aeroplano, la Grande Guerra ha inventato l’aviazione” ha continuato il Generale di Squadra Aerea (r) Alberto Rosso, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, raccontando lo sforzo compiuto dalla Forza Armata nel riuscire ad acquisire la propria autonomia e le difficoltà incontrate dalla Regia Aeronautica nei suoi primi anni di vita. “Ma questi sono anche gli anni delle grandi imprese – ha concluso il Generale Rosso – l’Italia ne è protagonista e raggiunge risultati incredibili”.

LE IMPRESE AVIATORIE E I PRIMATI

 


 

Simposio Storico per il Centenario dell’Aeronautica Militare
3° panel

A due generali ingegneri che per primi in Aeronautica hanno esplorato soluzioni pionieristiche ed innovative, è stato moderato da Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa ed esperto di analisi storico – strategiche. “Alessandro Guidoni è stata una figura straordinaria che ha tracciato un solco indelebile nella storia dell’Aeronautica” ha affermato in apertura il Generale Giuseppe Lupoli, Capo del Corpo del Genio Aeronautico e Direttore della Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilita’ del Ministero della Difesa. “Uno scienziato, un esperto di ingegneria aeronautica, pilota sperimentatore sia di aereo che di idrovolante, Guidoni era un uomo che già al tempo coglieva elementi che oggi, dopo 100 anni, ancora consideriamo di fondamentale importanza.”
Giovanni Caprara, giornalista del Corriere della Sera, ha invece tracciato un ritratto di Luigi Broglio, professore e Generale, responsabile sessanta anni fa del primo lancio di un satellite del nostro Paese. “Persone come Broglio – ha sottolineato Caprara – avevano il coraggio di affrontare imprese che sembravano impossibili ed erano animati da una passione sconfinata per ciò che facevano.”

INGEGNERIA AERONAUTICA:
FOCUS SU GUIDONI E BROGLIO


 

Simposio Storico per il Centenario dell’Aeronautica Militare
4° panel

“La Guerra del Golfo ha rappresentato un momento epocale della storia moderna, uno spartiacque, come lo sarà poi l’11 settembre. Il mondo prima del 1990, quando l’Iraq di Saddam Hussein invase il Kuwait, era un mondo che usciva da un conflitto, da quella Guerra Fredda da molti considerata la fine della storia. Quel mondo non poteva immaginare a cosa in realtà stesse andando incontro” ha detto Toni Capuozzo, storico inviato di guerra e vicedirettore del TG5 Mediaset aprendo il quarto panel dedicato appunto alla partecipazione dell’Aeronautica Militare alla Guerra del Golfo. Al centro dell’intervento, le testimonianze del Generale Mario Arpino, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e dell’Aeronautica Militare, ed al tempo a capo del contingente AM impegnato nelle operazioni, e del Generale Gianmarco Bellini, che come noto era il pilota del Tornado che nella notte tra il 17 e il 18 gennaio del 1991 fu abbattuto dalla contraerea irachena.
Nell’analizzare le difficoltà di uno scenario operativo complesso come questo, con tutte le sfide imposte da un teatro operativo lontano sia culturalmente che geograficamente dall’Italia, l’Ing. Enzo Benigni, presidente di Elettronica, ha sottolineato come “la guerra del golfo sia stata l’inizio del cambiamento e del riscatto della Difesa italiana ed europea. Di nuovo, nella conduzione di un conflitto, il potere aereo aveva dimostrato il suo ruolo chiave: quella nuova presa di coscienza, avrebbe portato, negli anni a seguire, allo sviluppo di una linea di velivoli di 4^generazione, come fu l’Eurofighter.”

GLI EVENTI CHE HANNO FATTO LA STORIA:
LA GUERRA DEL GOLFO


 

Simposio Storico per il Centenario dell’Aeronautica Militare
5° panel

Il quinto panel, moderato dalla giornalista Maria Latella, si è focalizzato sull’evoluzione e l’importanza di un patto politico e militare, quello dell’Alleanza Atlantica, che a più di 70 anni di distanza dalla sua nascita appare quanto mai fondamentale per la sicurezza e la stabilità globale.
Il Generale Giuseppe Mega, Comandante della Brigata Controllo Aerospazio del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, e il Tenente Colonnello. Michele Nasto, del 4° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, hanno offerto spunti di riflessione importanti sulle sfide emergenti interne ed esterne alla NATO, alla luce del mutato quadro strategico globale.
A chiusura dell’intervento, il Generale di Squadra Aerea (r) Leonardo Tricarico, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Consigliere Militare della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’illustrare la rilevanza attuale e futura dell’Italia nello scacchiere internazionale, ha evidenziato come “l’Aeronautica Militare, oggi, dispone di un sistema di Difesa Aerea straordinario, in cui è in atto un processo di miglioramento continuo che porterà presto l’Italia ad essere sempre più leader, sempre più integrata in questa ‘squadra allargata’ quale può essere considerata la NATO”.

LA DIFESA DELLO SPAZIO AEREO ITALIANO E NATO DAL DOPOGUERRA AI NOSTRI GIORNI


Simposio Storico per il Centenario dell’Aeronautica Militare
6° panel

Il sesto e ultimo panel, moderato dal giornalista Vittorio Argento, è stato dedicato al volo oltre l’atmosfera, quella dimensione aerospaziale che, come recita pure il motto dell’Aeronautica “Virtute Siderum Tenus”, rappresenta sin dalle origini la naturale vocazione della Forza Armata.
L’Ing. Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha introdotto la discussione rimarcando lo storico e fruttuoso rapporto di collaborazione tra ASI e Aeronautica Militare, in grado di imprimere una spinta concreta a tutto il settore Spazio in ambito nazionale, soprattutto nei campi della ricerca e dell’innovazione.
Due testimonianze importanti in questo ambito: quella del Comandante Maurizio Cheli, primo ufficiale pilota collaudatore presso il Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare e poi astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, per la quale parteciperà nel 1996 alla missione STS -75 del programma Space Shuttle, primo italiano a ricoprire il ruolo di Mission Specialist sullo Shuttle Columbia.
A seguire, l’intervento del Generale di Brigata Aerea Roberto Vittori, anch’egli pilota collaudatore dell’RSV all’inzio della sua carriera e poi selezionato astronauta nel 1998 dall’Agenzia Spaziale Italiana. Nel corso della sua carriera, il generale Vittori ha partecipato a tre missioni spaziali: nel 2002 ha preso parte alla missione Marco Polo presso la Stazione Spaziale Internazionale; nel 2005 ha partecipato ad un secondo volo taxi, la missione Eneide, pilotando una navetta Sojuz TMA5, divenendo il primo astronauta europeo a conseguire la qualifica di comandante Sojuz; nel 2011, infine, e’ decollato con la missione Shuttle STS-134 nel ruolo di Mission Specialist.
I due relatori d’eccezione, con le loro testimonianze, hanno voluto descrivere le molteplici emozioni, dalla paura alla scoperta, provate nel volare oltre l’atmosfera.

 

LA DIMENSIONE AEROSPAZIALE: TESTIMONIANZA ASTRONAUTI

 

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