quarant’anni di attività…
ovvero SQUALO 81 vs SQUALO 18
– di GT –
Le prime esercitazioni “Squalo” vennero effettuate negli anni ottanta per identificare tutte le esercitazioni di salvataggio in mare.
Con il passare degli anni, le responsabilità amministrative e soprattutto di gestione delle operazioni sono transitate al Corpo delle Capitanerie di Porto, che in segno di riconoscimento hanno voluto mantenere il nome originario: “Squalo”, attribuito dall’Aeronautica Militare.
Vedremo a confronto due filmati relativi alle esercitazioni “Squalo 1981” e “Squalo 2018”.
Se per alcuni il primo filmato potrebbe essere un tuffo al cuore, sicuramente per tutti ci sarà il riconoscimento di quanti e quali progressi siano avvenuti negli ultimi quarant’anni.
Da notare anche la modalità in cui avveniva la comunicazione negli anni ottanta, formale ed esclusivamente prodotta tramite i canali istituzionali (in questo caso la RAI), per cui avere avuto un grande amico come Romano Nodari (sempre pronto al decollo) è stato un privilegio per la Gente del Quindicesimo.
Esercitazione “SQUALO 1981” – Mare Tirreno
Esercitazione “SQUALO 2018” – Olbia
NOTA PER L’ESERCITAZIONE SQUALO 2018
La Squalo è un’esercitazione organizzata dal Corpo delle Capitanerie di Porto alla quale partecipano anche assetti aerei internazionali come quelli francesi, spagnoli e dell’Agenzia di frontiera e Guardia costiera europea, oltre a quelli nazionali.
Nelle scorse edizioni hanno infatti partecipato l’Armée de l’air con Aérospatiale SA330 Puma, la Douane Française con Reims-Cessna F406 e delegazioni di osservatori di altri paesi europei.
La zona adibita al primo soccorso e all’atterraggio dei mezzi ad ala rotante è prevista sulla banchina Isola Bianca del porto di Olbia.
L’esercitazione simulerà l’ammaraggio di un volo di linea con numerosi passeggeri a bordo e testerà le capacità della macchina dei soccorsi coordinata dal 16° M.R.S.C. Maritime Rescue Sub Center di Olbia