Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico

1980 – Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico (interventi di soccorso nel sisma dell’Irpinia e Basilicata)

T.Col. Pil.   Nello  BARALE 

“Capo Equipaggio di un elicottero del 15° Stormo impiegato nell’attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, con sprezzo del pericolo eseguiva prontamente una missione con altissimo grado di rischio per il trasporto all’ospedale di Napoli di persone estratte dalle macerie di una casa di Calabritto.

L’intervento, effettuato di notte, in zone impervie, in completa assenza di radioassistenza e con atterraggio in uno spazio esiguo e privo di segnalazioni luminose, era reso possibile grazie alla elevatissima efficienza professionale che consentiva una perfetta condotta del volo.

Esempio di altissimo senso del dovere e profonda solidarietà umana.

Calabritto, 26 novembre 1980.

1980 – Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico (interventi di soccorso nel sisma dell’Irpinia e Basilicata)

T.Col. Pil. Sergio SANDULLI   

“Capo Equipaggio di un elicottero del 15° Stormo impiegato in attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, con sprezzo del pericolo effettuava una missione notturna di elevatissimo rischio per il trasporto in ospedale di Napoli di una bambina estratta dalle macerie di una casa di Lioni.

L’intervento, condotto al limite delle condizioni di sicurezza per le proibitive avversità meteo, la mancanza di radioassistenza e la zona montagnosa, era reso possibile solo grazie alla rara perizia ed elevatissima preparazione professionale dell’Ufficiale.

Chiara dimostrazione di altissimo senso del dovere e coraggioso altruismo.

Lioni , 28 novembre 1980.

 

1980 – Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico (interventi di soccorso nel sisma dell’Irpinia e Basilicata)

Maresciallo Pilota   Claudio CAMPI   

“Capo Equipaggio di un elicottero del 15° Stormo impegnato nella attività di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto del 23 novembre 1980, con sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, eseguiva prontamente una missione di trasporto notturna di un malato grave da Baragiano Scalo a Napoli. La immediatezza dell’intervento, condotto di notte e reso ancora più rischioso dalle avverse condizioni meteo e dalla completa mancanza di radioassistenza, grazie all’alto livello di preparazione professioanale del Sottufficiale, consentiva di salvare la vita all’infortunato. Chiara dimostrazione di altissimo spirito di sacrificio, elevato senso del dovere e profonda solidarietà umana. Baragliano Scalo, 28 dicembre 1980”

2005 – Medaglia di Bronzo al Valor Aeronautico conferita il 17 febbraio 2005 con la seguente motivazione:

Col. Pil.   Roberto DANIELI  

“Comandante del 6° Reparto Operativo Autonomo nella “Italian Joint Task Force Iraq” nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, schierato in un teatro operativo caratterizzato da vuoto istituzionale e da elevata conflittualità endemica, evidenziava pregevoli doti umane e professionali, incondizionata dedizione al servizio, altissimo senso di responsabilità. In particolare, pianificava ogni tipo di missione con rigore e tempestività, ne seguiva lo sviluppo con determinazione ed interveniva con efficacia per superare qualsivoglia inconveniente, tutelando la sicurezza dell’attività di volo e degli equipaggi. Partecipava poi in prima persona allo svolgimento di molteplici e rischiose missioni di volo, distinguendosi per abilità, perizia aviatoria e senso del dovere. Fulgido esempio di ufficiale di altissimo valore, che con il suo comportamento e gli eccelsi risultati ottenuti contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione ed all’Aeronautica Militare. An Nasiriyah (Iraq) 12 luglio 2003- 7 ottobre 2003.”

 2006 – Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico

1º Maresciallo Luogotenente Baldassarre CIOTTA   

 Alle ore 10:56 Z perveniva dal COFA DO l’ordine telefonico di decollo immediato per l’elicottero HH-3F, dell’82º centro CSAR di Trapani. La missione operativa, con nominativo “Rescue IMA”, era indirizzata al recupero di un traumatizzato di nazionalità turca di 52 anni, il quale presentava una frattura al femore destro con probabile embolia ed emorragia, da una motonave turca denominata “Duden”, in navigazione a sud di Mazara del Vallo. Le avverse condizioni meteorologiche in zona (raffiche di vento con intensità e direzione variabili – 40 KTS – e mare forza 8), rendevano il recupero del traumatizzato di difficile esecuzione. Questo in quanto, durante la fase finale del recupero con la barella verricellabile, avveniva la separazione con conseguente perdita della “Trail Line”, a causa dei forti colpi di frusta generati sulla stessa dalle forti raffiche di vento (Trail Line corta rispetto alla quota del verricello; l’operatore sul ponte della nave era costretto a mollare l’estremità della Trail Line negli ultimi 5 metri del recupero). La missione è stata portata a termine grazie anche alla ragguardevole esperienza dell’aerosoccorritore che, sia in fase di pianificazione che operativa, organizzava l’aerosoccorso in maniera impeccabile: calatosi sulla nave con sprezzo del pericolo e imbracato l’infortunato sulla barella, coadiuvava l’equipaggio a bordo nel manovrare il cavo del verricello. Trapani, 12 marzo 2006.

Maresciallo di 1ª Classe Luciano MANUGUERRA    

 Alle ore 10:56 Z perveniva dal COFA DO l’ordine telefonico di decollo immediato per l’elicottero HH-3F, dell’82º centro CSAR di Trapani. La missione operativa, con nominativo “Rescue IMA”, era indirizzata al recupero di un traumatizzato di nazionalità turca di 52 anni, il quale presentava una frattura al femore destro con probabile embolia ed emorragia, da una motonave turca denominata “Duden”, in navigazione a sud di Mazara del Vallo. Le avverse condizioni meteorologiche in zona (raffiche di vento con intensità e direzione variabili – 40 KTS – e mare forza 8), rendevano il recupero del traumatizzato di difficile esecuzione. Questo in quanto, durante la fase finale del recupero con la barella verricellabile, avveniva la separazione con conseguente perdita della “Trail Line”, a causa dei forti colpi di frusta generati sulla stessa dalle forti raffiche di vento (Trail Line corta rispetto alla quota del verricello; l’operatore sul ponte della nave era costretto a mollare l’estremità della Trail Line negli ultimi 5 metri del recupero). In tale quadro, di fondamentale importanza è stata l’opera svolta dall’Operatore SAR, che, grazie all’eccelsa esperienza, ha manovrato il verricello con suprema perizia, dimostrandosi chiaro esempio di lucidità ed encomiabile spirito di servizio. Trapani, 12 marzo 2006.

Maggiore Dario SINATRA   

 Alle ore 10:56 Z perveniva dal COFA DO l’ordine telefonico di decollo immediato per l’elicottero HH-3F, dell’82º centro CSAR di Trapani. La missione operativa, con nominativo “Rescue IMA”, era indirizzata al recupero di un traumatizzato di nazionalità turca di 52 anni, il quale presentava una frattura al femore destro con probabile embolia ed emorragia, da una motonave turca denominata “Duden”, in navigazione a sud di Mazara del Vallo. Le avverse condizioni meteorologiche in zona (raffiche di vento con intensità e direzione variabili – 40 KTS – e mare forza 8), rendevano il recupero del traumatizzato di difficile esecuzione. Questo in quanto, durante la fase finale del recupero con la barella verricellabile, avveniva la separazione con conseguente perdita della “Trail Line”, a causa dei forti colpi di frusta generati sulla stessa dalle forti raffiche di vento (Trail Line corta rispetto alla quota del verricello; l’operatore sul ponte della nave era costretto a mollare l’estremità della Trail Line negli ultimi 5 metri del recupero). La missione è stata portata a buon fine grazie anche alla enorme capacità di pilotaggio posseduta, limpidezza d’intenti ed esemplare spirito di servizio. Missione portata a termine dopo soli 80 minuti di volo. Trapani, 12 marzo 2006.

1º Maresciallo Ciro Paolino TERRACCIANO  

 Alle ore 10:56 Z perveniva dal COFA DO l’ordine telefonico di decollo immediato per l’elicottero HH-3F, dell’82º centro CSAR di Trapani. La missione operativa, con nominativo “Rescue IMA”, era indirizzata al recupero di un traumatizzato di nazionalità turca di 52 anni, il quale presentava una frattura al femore destro con probabile embolia ed emorragia, da una motonave turca denominata “Duden”, in navigazione a sud di Mazara del Vallo. Le avverse condizioni meteorologiche in zona (raffiche di vento con intensità e direzione variabili – 40 KTS – e mare forza 8), rendevano il recupero del traumatizzato di difficile esecuzione. Questo in quanto, durante la fase finale del recupero con la barella verricellabile, avveniva la separazione con conseguente perdita della “Trail Line”, a causa dei forti colpi di frusta generati sulla stessa dalle forti raffiche di vento (Trail Line corta rispetto alla quota del verricello; l’operatore sul ponte della nave era costretto a mollare l’estremità della Trail Line negli ultimi 5 metri del recupero). La missione è stata portata a termine grazie anche alla ragguardevole esperienza dell’aerosoccorritore, che coadiuvava l’operatore di bordo nella difficile manovrabilità del verricello, issando a bordo la barella con eccezionale scelta di tempo ed estrema accuratezza, riducendo al minimo i pericoli e gli impedimenti. Trapani, 12 marzo 2006.

Capitano Marco TUMIATI  

 Alle ore 10:56 Z perveniva dal COFA DO l’ordine telefonico di decollo immediato per l’elicottero HH-3F, dell’82º centro CSAR di Trapani. La missione operativa, con nominativo “Rescue IMA”, era indirizzata al recupero di un traumatizzato di nazionalità turca di 52 anni, il quale presentava una frattura al femore destro con probabile embolia ed emorragia, da una motonave turca denominata “Duden”, in navigazione a sud di Mazara del Vallo. Le avverse condizioni meteorologiche in zona (raffiche di vento con intensità e direzione variabili – 40 KTS – e mare forza 8), rendevano il recupero del traumatizzato di difficile esecuzione. Questo in quanto, durante la fase finale del recupero con la barella verricellabile, avveniva la separazione con conseguente perdita della “Trail Line”, a causa dei forti colpi di frusta generati sulla stessa dalle forti raffiche di vento (Trail Line corta rispetto alla quota del verricello; l’operatore sul ponte della nave era costretto a mollare l’estremità della Trail Line negli ultimi 5 metri del recupero). La missione è stata portata a termine grazie anche alla notevole abilità del 2º pilota che, sia in fase di pianificazione che di attuazione, grazie alla enorme capacità di organizzazione posseduta, alla chiarezza di intenti ed all’encomiabile spirito di servizio, ha coadiuvato il Capo equipaggio in tutte le operazioni. Missione portata a termine dopo soli 80 minuti di volo. Trapani, 12 marzo 2006.

 M.llo 1^ Classe Calogero PERRONE   

Con decreto del Presidente della Repubblica  n.  14  in  data  15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª  classe  sanita’/operatore  sanitario specializzato Calogero Perrone,  nato  il  29  maggio  1961  a  Menfi (Agrigento), e’ stata  concessa  la  medaglia  di  bronzo  al  valore aeronautico con la  seguente  motivazione:  «Sottufficiale  operatore sanitario facente parte di un equipaggio di elicottero, recuperava in mare, con l’utilizzo  dell’attrezzatura  di  bordo,  una  persona  di nazionalita’ turca in imminente pericolo di  vita  e,  nonostante  le critiche   condizioni   meteorologiche,    metteva    in    sicurezza l’infortunato. Esempio di supremo  coraggio  e  professionalita’».

Mazara del Vallo (Trapani), 12 marzo 2006

2014 – Medaglie di Bronzo al Valore Aeronautico agli equipaggi che hanno partecipato ai soccorsi al traghetto Norman Atlantic

   Magg. Alessandro ANTICO (84° CSAR)

“Pilota capo equipaggio di elicottero, veniva incaricato di svolgere una missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano che aveva dichiarato emergenza a causa di un incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e le continue esplosioni provenienti dalla stiva, portava a termine le operazioni di salvataggio con destrezza e coraggio estremi, recuperando diversi passeggeri e portandoli in salvo sulla terraferma. Fulgido esempio di Ufficiale e di Comandante, dimostrava sprezzo del pericolo e, con la sua azione, dava lustro a tutta l’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.”

Magg. Diego DE MARCO (84° CSAR)

Pilota capo equipaggio di elicottero, veniva incaricato di svolgere una missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano che aveva dichiarato emergenza a causa di un incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e le continue esplosioni provenienti dalla stiva, svolgeva il compito con grande coraggio e somma perizia, recuperando diversi passeggeri e portandoli in salvo sulla terraferma. Fulgido esempio di Ufficiale e di Comandante, dimostrava ineccepibili capacità professionali e sprezzo del pericolo e, con il suo operato, dava lustro a tutta l’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Magg. Antonio LANEVE (84° CSAR)

Pilota capo equipaggio di elicottero, veniva incaricato di svolgere una missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano che aveva dichiarato emergenza a causa di un incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e le continue esplosioni provenienti dalla stiva, portava a termine le operazioni di salvataggio con destrezza e coraggio estremi e provvedeva al trasbordo di diversi passeggeri su una vicina nave da crociera, operando incessantemente per diverse ore. Fulgido esempio di Ufficiale e di Comandante, dimostrava sprezzo del pericolo ed esemplare spirito di servizio, contribuendo così a dare lustro e onore a tutta l’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Magg. Lorenzo LEONE (84° CSAR)

Pilota capo equipaggio di elicottero, veniva incaricato di svolgere una missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano che aveva dichiarato emergenza a causa di un incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e le continue esplosioni provenienti dalla stiva, riusciva a porre in salvo diversi passeggeri trasbordandoli su una nave da crociera in prossimità della zona di operazioni. La perizia e il coraggio dimostrati dall’Ufficiale, in una missione complessa e prolungata, davano lustro e prestigio a tutta l’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014

Magg. Marco MASCARI (85° CSAR)

Pilota capo equipaggio di elicottero, veniva incaricato di svolgere una missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano che aveva dichiarato emergenza a causa di un incendio divampato a bordo durante la navigazione. Nonostante le condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive per la presenza di vento forte, la scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e le continue esplosioni provenienti dalla stiva, ultimava le operazioni di salvataggio con destrezza e coraggio estremi, recuperando diversi passeggeri e provvedendo al loro trasbordo su una nave da crociera presente nella zona di operazioni. Portava così a compimento la complessa e rischiosa missione in sicurezza e con tempestività ed efficacia dimostrava non comune perizia e sprezzo del pericolo, contribuendo, con il suo operato, a dare prestigio e onore a tutta l’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Cap. Francesco BELLOVINO (84° CSAR)

Ufficiale secondo pilota di elicottero, veniva impiegato in una pericolosa e complessa missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano, per il quale era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante a seguito di un incendio divampato a bordo. Operando in condizioni particolarmente difficili con forte vento, di notte e nonostante la presenza di intenso fumo, riusciva a cooperare con il Capo equipaggio nel recupero di diverse persone e nel loro successivo trasbordo sulla terraferma. Dimostrando grande coraggio, sprezzo del pericolo ed estrema perizia contribuiva fattivamente a salvare numerose vite umane e ad accrescere il prestigio del Reparto di appartenenza e dell’Aeronautica Militare tutta. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Cap. Francesco PASTORE (84° CSAR)

Ufficiale secondo pilota di elicottero, veniva impiegato in una pericolosa e complessa missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano, per il quale era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante a seguito di un incendio divampato a bordo. Operando in condizioni particolarmente difficili con forte vento, di notte e nonostante la presenza di intenso fumo, riusciva a cooperare con il Capo equipaggio nel recupero di diverse persone e nel loro successivo trasbordo su una nave da crociera in prossimità della zona d’operazioni. Dando prova di grande coraggio, sprezzo del pericolo ed estrema perizia, contribuiva efficacemente a porre in salvo numerose vite umane e ad accrescere il lustro dell’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Cap. Daniele CATAMO (84° CSAR)

Ufficiale secondo pilota di elicottero, veniva impiegato in una pericolosa e complessa missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano, per il quale era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante a seguito di un incendio divampato a bordo. Operando in condizioni particolarmente difficili con forte vento, di notte e nonostante la presenza di intenso fumo, riusciva a cooperare con il Capo equipaggio nel recupero di diverse persone e nel loro successivo trasbordo sulla terraferma. Dando prova di grande coraggio. sprezzo del pericolo ed estrema perizia. contribuiva efficacemente a porre in salvo numerose vite umane e ad accrescere il lustro dell’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Cap. Davide VERDOLINI (84° CSAR)

Ufficiale secondo pilota di elicottero, veniva impiegato in una pericolosa e complessa missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano, per il quale era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante a seguito di un incendio divampato a bordo. Operando in condizioni particolarmente difficili con forte vento, scarsa visibilità dovuta ai fumi intensi e continue esplosioni provenienti dalla stiva del traghetto in fiamme, riusciva a cooperare con il Capo equipaggio nel recupero di diverse persone e nel loro successivo trasbordo su una nave da crociera che si trovava in prossimità della zona d’operazioni. Dando prova di grande coraggio, sprezzo del pericolo ed estrema perizia, contribuiva efficacemente a porre in salvo numerose vite umane e ad accrescere illustro dell’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

Cap. Rodolfo CIVITARESE (85° CSAR)

Secondo pilota di elicottero, veniva impiegato in una pericolosa e complessa missione di soccorso a favore dei passeggeri di un traghetto italiano. per il quale era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante a seguito di un incendio divampato a bordo. Operando in condizioni particolarmente difficili con forte vento, di notte e nonostante la presenza di intenso fumo, riusciva a cooperare con il Capo equipaggio nel recupero di diverse persone e nel loro successivo trasbordo su una nave da crociera in prossimità della zona d’operazioni. Fulgido esempio di brillante Ufficiale, dava prova di estrema professionalità e perizia concorrendo, con elevato sprezzo del pericolo, a salvare numerose vite umane, a maggior lustro dell’Aeronautica Militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

E con la medesima motivazione ai seguenti Sottufficiali:

P.M.  Raimondo CAMPA (84° CSAR)

P.M. Lgt.  Michele CARELLA   (84° CSAR)

P.M. Alessandro DE ANGELIS (85° CSAR)

P.M.   Ivano PEPE (84° CSAR)

P.M. Crescenzo DE PALO  (84° CSAR)

Sottufficiale operatore a bordo di elicottero, veniva chiamato a operare in condizioni ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive a soccorso dei passeggeri di un traghetto italiano per il quale, a seguito di un violento incendio a bordo, era stato dichiarato l’abbandono nave da parte del Comandante. Nonostante il vento forte, il denso fumo che avvolgeva la nave e le continue esplosioni che avvenivano nella stiva, riusciva con grande coraggio e sprezzo del pericolo a salvare numerose persone con l’utilizzo del verricello e della cesta in dotazione, prelevandole dal traghetto in fiamme e trasbordandole su di una nave da crociera in prossimità della zona di intervento. Dimostrando non comune perizia, eccellenti doti umane ed encomiabile dedizione al servizio, dava lustro alla Forza Armata e alla compagine militare. Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.

 

2021 – Medaglia di Bronzo al Valor Aeronautico conferita il 23 luglio 2021 al Col. Pil.   Diego SISMONDINI, nato il 6 dicembre 1971 a Nizza (Francia), con la seguente motivazione:

“In occasione dell’emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualità di Comandante del 15° Stormo di Cervia, unità dotata di elicotteri con centri dislocati sul territorio nazionale, costantemente in prontezza per operazioni di ricerca e soccorso in caso di incidenti o inconvenienti occorsi agli aeromobili militari nonché in concorso per analoghe esigenze verso la popolazione, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo, ha dato prova di encomiabili capacità organizzative e tecnico-professionali nella gestione e impiego degli assetti di volo in dotazione, per il trasporto  di pazienti coinvolti dal contagio nelle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale. Grazie alla sua brillante azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo senso di responsabilità e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l’immagine della Forza Armata e della Nazione tutta”. Italia,  Febbraio-giugno 2020.

2021Con decreto presidenziale n. 165 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Federico Bellicano, nato il 3 agosto 1977 a Ortona (CH), con la seguente motivazione:

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di capo equipaggio di un elicottero e Comandante dell’85° Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Magg. Bellicano veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzato tra l’altro da bassissime temperature e scarsa visibilità, una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva, di concerto con il proprio equipaggio, di effettuare comunque la missione. Pilotando abilmente il mezzo a bassa quota ed operando frequenti cambi di rotta, per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nella località di intervento ove, individuata con non poche difficoltà l’abitazione rimasta isolata, stante l’impossibilità di atterrare sulla coltre nevosa e nonostante i venti ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, procedeva mediante cesta verricellabile, in un difficile e prolungato volo stazionario, a recuperare, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilità ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati allecure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza,estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Farindola (PE), 20 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 166 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Maurizio Gentili, nato il 7 agosto 1979 a Roma, con la seguente motivazione:

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di copilota di un elicottero dell’85° Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Magg. Gentili veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzato tra l’altro da bassissime temperature e scarsa visibilità, una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Coadiuvando il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassa quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nella località di intervento ove, individuata con non poche difficoltà l’abitazione rimasta isolata, stante l’impossibilità di atterrare sulla coltre nevosa, nonostante i venti ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, contribuiva a mantenere l’aeromobile in un difficile e prolungato volo stazionario per consentire di recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilità ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Farindola (PE), 20 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 167 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Luogotenente Maurizio Salvi, nato il 18 agosto 1961 a Piglio (FR), con la seguente motivazione:

“Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Luogotenente Salvi veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da bassissime temperature e scarsa visibilità, una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Volando a bassa quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilità, veniva raggiunta la località di intervento ove, individuata con non poche difficoltà l’abitazione rimasta isolata, risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto al vento e al continuo rischio di formazione di ghiaccio che mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’aerosoccorritore, in un difficile e prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilità ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Farindola (PE), 20 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 168 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Carlo Troiano, nato il 21 febbraio 1972 a Napoli, con la seguente motivazione:

«Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di aerosoccorritore di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Troiano veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da bassissime temperature e scarsa visibilità, una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua
e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola.
Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Volando a bassa quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilità, veniva raggiunta la località di intervento ove, individuata con non poche difficoltà l’abitazione rimasta isolata, risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto al vento e al continuo rischio di formazione di ghiaccio che mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, si calava a terra con il verricello e nella spessa coltre di neve che limitava la mobilità e metteva a dura prova la resistenza fisica, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’operatore di bordo, tutte le operazioni necessarie per recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilità ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Farindola (PE), 20 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 169 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Valerio Marrama, nato il 22 aprile 1981 a Viareggio (LU), con la seguente motivazione:

“Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualità di capo equipaggio di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Magg. Marrama veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna, per prestare i primi soccorsi alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricità, riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto, interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta, per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilità, giungeva nelle località di intervento ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, decideva di rimanere ad orbitare sopra il paese facendo ponte per le comunicazioni e coordinando le operazioni al suolo. Al termine delle operazioni, si procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall’emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 170 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Salvatore Colombo, nato il 28 ottobre 1986 a Roma, con la seguente motivazione:
«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualità di secondo pilota di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Cap. Colombo veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna, per prestare i primi soccorsi alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricità, riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto, interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, coadiuvando abilmente il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilità, giungeva nelle località di intervento ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, condivideva la decisione del capo equipaggio di rimanere ad orbitare sopra il paese assistendolo nelle attività volte a far ponte per le comunicazioni e a coordinare le operazioni al suolo. Al termine delle operazioni, si procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall’emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 171 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Luogotenente Enrico Carnevalini, nato il 17 agosto 1971 a Roma, con la seguente motivazione:
«Sottufficiale impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualità di operatore di bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Luogotenente Carnevalini veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna per prestare soccorso alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricità, riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, volando a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilità, veniva raggiunta la località di intervento ove, dopo numerosi
tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Operando quindi, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei soccorritori, condividendo la decisione del capo equipaggio di rimanere ad orbitare sopra il paese facendo ponte per le comunicazioni e coordinando le operazioni al suolo, al termine delle quali procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall’emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 172 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Gianluca Terrenzi, nato il 28 gennaio 1983 a Pescara, con la seguente motivazione: 

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di capo equipaggio di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Cap. Terrenzi veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da forti venti e scarsa visibilità, una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalità polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in località Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con i membri del proprio equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Individuata una via percorribile e pilotando abilmente il mezzo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nella località di intervento ove, individuata l’abitazione rimasta isolata, stante l’impossibilità di atterrare
sulla coltre nevosa e nonostante i forti venti che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, manteneva il mezzo in un difficile e prolungato volo stazionario,
per consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai allo stremo delle forze, e di salvarle la vita con un tempestivo trasferimento
presso l’aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 173 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Simone Agostinelli, nato il 12 giugno 1986 a Foligno (PG), con la seguente motivazione:

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di copilota di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Cap. Agostinelli veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da forti venti e scarsa visibilità, una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalità polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in località Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell’equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Coadiuvando il capo equipaggio nell’individuazione di una via percorribile e nel pilotaggio del mezzo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nella località di intervento ove, individuata l’abitazione rimasta isolata, risultando impossibile atterrare sulla spessa coltre nevosa, nonostante i forti venti che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, contribuiva a mantenere l’aeromobile in un difficile e prolungato volo stazionario per consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai allo stremo delle forze, e di salvarle la vita con un tempestivo trasferimento presso l’aeroporto di Pescara ove veniva affidata al personale sanitario competente. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 174 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Gianluca Paparella, nato il 24 novembre 1970 a Milano, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Paparella veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da forti venti e scarsa visibilità, una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalità polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in località Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell’equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Raggiunta la località di intervento dopo un impegnativo volo fatto a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilità, stante l’impossibilità di atterrare sulla coltre nevosa, operando al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto al forte vento che metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’aerosoccorritore, in difficile prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per trarre a bordo la signora ormai allo stremo delle forze, il cui tempestivo trasporto presso l’aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente, consentiva di salvarle la vita. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 175 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Massimiliano D’Alessandro, nato il 26 gennaio 1967 a Torino, con la seguente motivazione:

«Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di aerosoccoritore di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Primo Maresciallo D’Alessandro veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l’altro da forti venti e scarsa visibilità, una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalità polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in località Macchia da Sole (TE). Costretto a
riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell’equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Raggiunta la località di intervento dopo un impegnativo volo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilità, stante l’impossibilità di atterrare sulla coltre nevosa, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto al forte vento che metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, si calava a terra con il verricello e nella spessa coltre di neve riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’operatore di bordo, in un difficile e prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per trarre a bordo la signora, ormai allo stremo delle forze, il cui tempestivo trasporto presso l’aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente, consentiva di salvarle la vita. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all’Aeronautica militare». — Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 176 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Tenente Colonnello Davide Dulcetti, nato il 20 gennaio 1974 a Roma, con la seguente
motivazione:

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di capo equipaggio di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Ten. Col. Davide Dulcetti, veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilità, che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessità, rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente ardua dato l’elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta, per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nelle località di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell’equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all’atterraggio, risultavano accessibili alle persone
soccorse e consentivano, nonostante intensi temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per instabilità del velivolo, il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessità trasportati. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 177 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Alessandro Salamena, nato il 17 agosto 1982 a Marino (RM), con la seguente motivazione:

«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di copilota di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Capitano Salamena veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilità, che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessità, rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente difficile dato l’elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Coadiuvando il capo equipaggio nella condotta del mezzo a bassissima quota e nell’individuazione dei percorsi alternativi per ovviare alla scarsa visibilità, giungeva nelle località di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell’equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all’atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano, nonostante intensi temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l’equipaggio per instabilità del velivolo, il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessità trasportati. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 178 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Francesco Russo, nato il 14 aprile 1973 a Taranto, con la seguente motivazione:

«Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di operatore di bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Francesco Russo veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilità, che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessità, rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione per altro estremamente difficile dato l’elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilità, venivano raggiunte le località di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano, individuati, con il concorso di tutti i membri dell’equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all’atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessità trasportati. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alla violenza della manifestazione climatica che metteva a dura prova l’equipaggio per la instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’aerosoccorritore, tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei materiali. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 179 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maresciallo di 1^ classe Antonio Cortese, nato il 25 settembre 1977 a Maddaloni (CE), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017, in qualità di aerosoccorritore a bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Maresciallo di 1^ classe Antonio Cortese veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilità, che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessità, rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente difficile dato l’elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi rotta per ovviare alla scarsa visibilità, venivano raggiunte le località di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell’equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all’atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessità trasportati. Operando quindi con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alla violenza della manifestazione climatica che metteva a dura prova l’equipaggio per la instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l’operatore di bordo, tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei materiali. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.

2021– Con decreto presidenziale n. 180 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Pietro Russo, nato il 22 novembre 1979 a Catanzaro, con la seguente motivazione:
«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualità di capo equipaggio di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare,
il Magg. Russo veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell’Enel per la verifica di sicurezza dell’integrità strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate da scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilità per le intense precipitazioni nevose, giungeva nelle località di intervento ove risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alla scarsa visibilità e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, riusciva a mantenere l’aeromobile in un prolungato volo stazionario per consentire al personale tecnico dell’Enel di essere calato e poi, al termine dell’operazioni di controllo, recuperato con il verricello nei pressi delle dighe. Il positivo esito dell’ispezione, che accertava l’integrità strutturale delle dighe, consentiva di evitare l’insorgere di uno stato di panico fra la popolazione già gravemente provata dai precedenti eventi calamitosi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 181 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Marco Ferrara, nato il 14 agosto 1979 a Taranto, con la seguente motivazione: 
«Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualità di secondo pilota di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il Magg. Ferrara veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell’Enel per la verifica di sicurezza dell’integrità strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate da scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Coadiuvando il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilità a causa delle intense precipitazioni nevose, giungeva nelle località di intervento ove risulta impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, contribuiva a mantenere l’aeromobile in un prolungato volo stazionario per consentire al personale tecnico dell’Enel di essere calato e poi, al termine dell’operazioni di controllo, recuperato con il verricello nei pressi delle dighe. Il positivo esito dell’ispezione, che accertava l’integrità strutturale delle dighe, consentiva di evitare l’insorgere di uno stato di panico fra la popolazione già gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

2021 – Con decreto presidenziale n. 182 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Luogotenente Francesco Bullara, nato il 25 novembre 1961 a Guidonia Montecelio (RM), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerche e soccorso dell’Aeronautica militare, il 1° Lgt. Bullara veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell’Enel per la verifica di sicurezza dell’integrità strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate dalle scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate.
Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilità per le intense precipitazioni nevose, veniva raggiunta la località di intervento ove risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alla scarsa visibilità
e alla violenza del vento che metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l‘aerosoccorritore, tutte le operazioni, in volo stazionario, necessarie per
il rilascio a terra ed il successivo recupero, al termine delle operazioni, dei tecnici dell’Enel. Il positivo esito dell’ispezione, che accertava l’integrità strutturale delle dighe, consentiva di evitare l’insorgere di uno stato di panico fra la popolazione già gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

 

2021 – Con decreto presidenziale n. 183 dell’11 ottobre 2021, è stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Massimo Calderoni, nato il 30 settembre 1971 a Roma, con la seguente motivazione:

«Impiegato in Abruzzo in occasione dell’emergenza terremoto e neve 2016-2017, quale aerosoccorritore a bordo di un elicottero dell’85º Centro di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, il 1° Mar. Calderoni veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell’Enel per la verifica di sicurezza dell’integrità strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate dalle scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilità per le intense precipitazioni nevose, veniva raggiunta la località di intervento ove risulta impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi con assoluta padronanza, determinazione e tempestività, nonostante il persistente rischio per l’incolumità personale dovuto alla violenza del vento che metteva a dura prova l’equipaggio per l’instabilità del velivolo, in coordinamento con l‘operatore di bordo, si calava a terra con il verricello insieme al personale tecnico dell’Enel assistendolo nelle delicate operazioni di discesa e risalita, al termine delle operazioni di controllo, con il velivolo in volo stazionario. Il positivo esito dell’ispezione, che accertava l’integrità strutturale delle dighe, consentiva di evitare l’insorgere di uno stato di panico fra la popolazione già gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell’Aeronautica militare». — Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.

 

2023 – Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa, in data 22 maggio 2023 è stata concessa una Medaglie di Bronzo al valore Aeronautico all’equipaggio dell’HH139B dell’82° Centro SAR del 15° Stormo, che in data 4 gennaio 2023 portò a compimento una difficile missione di salvataggio sull’isola di Filicudi.

Maggiore ANGELINO Giuseppe

“Capo Equipaggio di elicottero HH139B impegnato nell’ambito di un’operazione di soccorso, veniva chiamato a effettuare una complessa e pericolosa missione che consentiva il recupero di una donna gravemente ferita precipitata da una parete strapiombante e di un uomo rimasto bloccato sul ripido versante nel tentativo di raggiungere la sventurata. Nonostante l’incombente rischio dovuto alla zona di operazione particolarmente impraticabile e legata alla morfologia del territorio, in mancanza totale di illuminazione, facendo affidamento sui soli sistemi di bordo e controllando l’area esterna con i visori notturni, riusciva, in sinergia con tutto il personale coinvolto nel soccorso, a recuperare i malcapitati e trasportarli presso il presidio ospedaliero. In tale circostanza palesava grande coraggio e fronteggiava con estrema efficacia e perizia una situazione inedita e altamente pericolosa, riscuotendo l’unanime plauso delle autorità politiche, civili e militari coinvolte nell’evento esaltava l’immagine e il prestigio dell’Aeronautica Militare. Cieli di Filicudi (Messina), 4 gennaio 2023.”

 Sottotenente POLLINA Claudio

“Copilota di elicottero HH139B impegnato nell’ambito di un’operazione di soccorso, veniva chiamato a effettuare una difficile e pericolosa missione che consentiva il recupero di una donna precipitata da una parete strapiombante in un area eccezionalmente impervia e di un uomo rimasto bloccato sul ripido versante nel tentativo di raggiungere la malcapitata. Nonostante l’incombente rischio dovuto alla vicinanza delle pareti rocciose, alle pessime condizioni meteorologiche, in mancanza totale di illuminazione, facendo affidamento sui soli sistemi di bordo e controllando l’area esterna con i visori notturni, riusciva, in sinergia con il personale di equipaggio, a portare in salvo la donna gravemente ferita e l’uomo rimasto bloccato. Esemplare figura di Ufficiale che, in un’area particolarmente impervia e complessa, dava prova di eccezionale perizia e di concreta sensibilità militare e umana, contribuendo, in modo altamente significativo, ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Aeronautica Militare. Cieli di Filicudi (Messina), 4 gennaio 2023.”

 Maresciallo di 2^ Classe URBANI Alessandro

“Sottufficiale Operatore di bordo – Operatore S.A.R. membro di equipaggio di elicottero HH139B veniva impegnato in un volo di soccorso che consentiva il recupero di una donna gravemente ferita precipitata da una parete strapiombante in un’area eccezionalmente impervia e di un uomo rimasto bloccato sul ripido versante nel tentativo di raggiungere la malcapitata. Dopo una serie di tentativi del velivolo di avvicinarsi alla zona di intervento senza successo, si adoperava affinché il personale aerosoccorritore e relative attrezzature fossero calate al suolo in sicurezza. Nonostante le operazioni fossero condotte in orario notturno e in un’area caratterizzata da salti di roccia, pareti strapiombanti, pendii estremamente ripidi e fitta vegetazione, permetteva il recupero dei malcapitati. Dimostrando nella circostanza estremo coraggio e singolare perizia, esaltava l’immagine e il prestigio dell’Aeronautica Militare, riscuotendo l’unanime plauso delle autorità politiche, civili e militari coinvolte nell’evento. Cieli di Filicudi (Messina), 4 gennaio 2023.”

 Sergente Maggiore  ZUCCARO Lorenzo

“Sottufficiale Aerosoccorritore membro di equipaggio di elicottero HH139B veniva impegnato in un volo di soccorso che consentiva il recupero di una donna precipitata da una parete strapiombante in un’area eccezionalmente impervia e di un uomo rimasto bloccato sul ripido versante nel tentativo di raggiungere la malcapitata. Dopo una serie di tentativi del velivolo di avvicinarsi alla zona di intervento senza successo, non esitava, unitamente a due tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, a farsi calare tramite verricello in un’area caratterizzata da salti di roccia, pareti strapiombanti, pendii estremamente ripidi e fitta vegetazione pur di raggiungere la donna gravemente ferita. In mancanza totale di illuminazione, facendo affidamento sui soli sistemi elettrici disponibili e con i visori notturni, riusciva, in sinergia con il personale aerosoccorritore, a portare in zona di sicurezza i due sventurati per poi permetterne l’imbarco sull’elicottero. Chiaro esempio di abnegazione, senso del dovere e fedeltà al giuramento prestato, con estremo coraggio e singolare perizia dava sicuro lustro alla Forza Armata, ponendosi come modello di eccezionale professionalità militare e di straordinaria umanità. Isola di Filicudi (Messina), 4 gennaio 2023.”

 

 

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