1984 – Decorazioni e riconoscimenti per la missione di soccorso in mare delle notte del 18 agosto 1984, conclusa con incidente di volo di un elicottero HH-3F dell’85° Gruppo SAR
Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico alla Memoria
Magg. Pil. Francesco Asti
“Capo Equipaggio di HH-3F in soccorso notturno in favore di un marinaio in imminente pericolo di vitaa bordo di un sommergibile francese in navigazione nel Tirreno, si prodigava oltre ogni limite nel generoso tentativo di salvare una vita umana. In contatto visivo con il sommergibile, con ferma determinazione di non perdere minuti preziosi, decideva di condurre un avvicinamento di precisione per il successivo ammaraggio. Nel corso della manovra l’elicottero diveniva incontrollabile ed impattava violentemente la superficie del mare. Gravemente ferito dal rotore a seguito dell’urto, spirava poco dopo nonostante il sollecito intervento del suo equipaggio. Luminoso esempio di generosa quanto sfortunata dedizione nel portare a compimento la missione che gli era stata affidata, destava l’ammirazione dell’equipaggio straniero. Mar Tirreno 18 agosto 1984.”
1998 – Medaglia d’Argento al Valore Aeronautico
Ten. col. AArnn pil. s.p.e. Bernardini Fabio, nato a Pontedera (Pisa) il 7 aprile 1962:
“Pilota capo equipaggio di elicottero HH3F in servizio d’allarme SAR, riceveva durante le ore notturne l’ordine di decollo per il recupero e salvataggio della popolazione civile del comune di Quindici (Avellino) colpito da una disastrosa frana e inondazione. Nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, caratterizzate da pioggia, scarsa visibilita’, nuvolosita’ anche temporalesca riusciva dopo numerosi tentativi a raggiungere la zona montagnosa in cui sorge la localita’ colpita dalla calamita’, facendo ricorso alternativamente sia agli strumenti di visione notturna che alle naturali doti facendo appello a tutte le risorse professionali ed all’esperienza maturate in anni di attivita’ di volo SAR. In condizioni di totale oscurita’ riusciva quindi a portarsi in volo stazionario sui tetti delle case alluvionate procedendo al recupero tramite verricello di ventotto persone in due successive sortite effettuate al limite delle prestazioni della macchina e delle umane capacita’ dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita’ e coraggio una situazione di eccezionale pericolo per l’incolumita’ propria e dell’intero equipaggio. Si prodigava successivamente per istruire e guidare nelle aree dell’intervento, sempre flagellata dal maltempo, un secondo elicottero ivi sopraggiunto per sostituirlo nel pesantissimo impegno. Splendido esempio di elevata professionalita’, generosita’, ardimento e magnifiche virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Tenente AArn pil. c.p.l. Fumagalli Matteo, nato ad Ancona il 26 novembre 1973:
“Secondo pilota di elicottero HH3F impegnato in unamissione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, coadiuvava il capo equipaggio alternandosi con questi nella condotta del velivolo e nelle successive operazioni di recupero rese particolarmente ardue e rischiose dalla difficile situazione orografica, dalle proibitive condizioni meteorologiche, caratterizzate da pioggia, nuvolosita’ anche temporalesca e nella piu’ completa oscurita’ notturna. Dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita’ e coraggio una situazione di eccezionale rischio per la propria incolumita’, contribuiva in modo determinante al salvataggio di ventotto persone in grave pericolo. Luminoso esempio di elevata professionalita’, ardimento, generosita’ e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Aiutante A.T.G. s.p. Capaci Franco, nato a Roma il 13 marzo 1954:
“Specialista polivalente facente parte di equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l’aerosoccorritore nel recupero di ventotto persone in pericolo mettendo piu’ volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”. – Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di seconda classe A.T.G. s.p. Laurenzi Mauro, nato a Roma il 19 ottobre 1960:
“Specialista polivalente facente parte di equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, coadiuvava con straordinaria perizia il pilota e l’aerosoccorritore nel recupero di ventotto persone in pericolo, mettendo piu’ volte a repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Aiello Maurizio, nato a Napoli il 21 agosto 1970:
“Aerosoccorritore di un equipaggio d’allarme SAR decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolamente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, unitamente ad un collega si calava con il verricello nella piena oscurita’, con pioggia battente e vento, suitetti ed i balconi di alcune case pericolanti del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. A piu’ riprese contribuiva a recuperare ventotto persone tra le quali una madre con il proprio neonato. Nella circostanza, pur di raggiungere tutti coloro che attendevano soccorso, si prodigava oltre ogni limite, adottando anche tecniche di recupero mai sperimentate precedentemente e mettendo a repentaglio la propria incolumita’ per la presenza di ostacoli celati dall’oscurita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’ capacita’ professionale e doti militari”.
-Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Fabbri Fabio, nato a Roma il 5 febbraio 1971:
“Aerosoccorritore di un equipaggio d’allarme SAR decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolarmente disagevole dalle condizioni metereologiche avverse, unitamente ad un collega si calava con il verricello nella piena oscurita’, con pioggia battente e vento, sui tetti ed i balconi di alcune case pericolanti del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. A piu’ riprese contribuiva a recuperare 28 persone tra le quali una madre con il proprio neonato. Nella circostanza, pur di raggiungere tutti coloro che attendevano soccorso, si prodigeva oltre ogni limite, adottando anche tecniche di recupero mai sperimentate precedentemente e mettendo a repentaglio la propria incolumita’ per la presenza di ostacoli celati dall’oscurita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionale e doti militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di terza classe A.T.S. s.p. Razzino Luca, nato a Roma il 26 ottobre 1964:
“Assistente di sanita’ facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione pur consapevole dell’eccezionale pericolo cui esponeva la propria vita per le condizioni ambientali, operava con singolare perizia e generosa determinazione nel prestare le prime cure alle persone stremate tratte in salvo dai tetti delle proprie abitazioni. Contribuiva con il resto dell’equipaggio e nella totale oscurita’ della notte al salvataggio di ventotto persone. Limpido esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ morali”.
-Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Capitano AArns pil. s.p.e. Ivaldi Sergio, nato a Roma il 3 febbraio 1963:
“Pilota capo equipaggio di elicottero HH3F riceveva durante le ore notturne l’ordine di decollo per intervenire in soccorso della popolazione del comune di Quindici (Avellino), colpita da una disastrosa frana e inondazione. Dopo una impegnativa navigazionenotturna con proibitive condizioni meteorologiche caratterizzate da pioggia, nuvolosita’ anche temporalesca riusciva a raggiungere la zona montuosa in cui sorge la localita’ coplita dalla calamita’ iniziando le operazioni di recupero della popolazione prima del sorgere del sole. Le operazioni si protraevano dopo l’alba, ancora ostacolate dal maltempo, consentendo il recupero di quarantadue persone dai tetti e dai terrazzi delle abitazioni in due successive sortite effettuate al limite delle prestazioni della macchine e delle umane capacita’, dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita’ e coraggio una situazione di eccezionale pericolo per l’incolumita’ propria e dell’intero equipaggio. Luminoso esempio di elevata professionalita’, ardimento, generosita’ e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Capitano AArnn pil. s.p.e. Barone Leonardo, nato a Roma il 5 aprile 1968:
“Secondo pilota di elicottero HH3F impegnato in una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, coadiuvava il capo equipaggio, alternandosi con questi nella condotta del velivolo, in una navigazione notturna e nelle successive operazioni di recupero rese particolarmente rischiose dalla difficile situazione orografica e dalle condizioni meteorologiche avverse. Dando prova di singolare perizia e affrontando con lucidita’ e coraggio una situazione di eccezionale rischio per la propria incolumita’, contribuiva in modo determinante al salvataggio di quarantadue persone in grave pericolo. Luminoso esempio di elevata professionalita’, ardimento, generosita’ e virtu’ militari”.
– Cielodi Quindici, 5-6 maggio 1998;
Capitano CSrn s.p.e. Di Padova Michele, nato a Foggia il 26 maggio 1961:
“Ufficiale medico facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso allepopolazioni colpite da disastrosa alluvione, pur consapevole dell’eccezionale pericolo cui esponeva la propria vita per lecondizioni ambientali, operava con singolare perizia e generosa determinazione nel prestare le prime cure alle persone strematetratte in salvo dai tetti delle proprie abitazioni. Contribuiva con il resto dell’equipaggio al salvataggio di quarantadue persone.Limpido esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Aiutante A.T.G. s.p. Barni Enrico, nato a Roma il 18 maggio 1951:
“Specialista polivalente facente parte di un equipaggio di un elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunganavigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizionimeteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l’aerosoccorritore nel recupero di quarantadue persone in pericolo, mettendo piu’ voltea repentaglio con consapevolezza e determinazione la propria incolumita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di terza classe A.T.G. s.p. Portesi Claudio, nato a Roma il 20 marzo 1964:
“Specialista polivalente facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, operava con il verricello di soccorso coadiuvando con straordinaria perizia il pilota e l’aerosoccorritore nel recupero di quarantadue persone in pericolo, mettendo piu’ volte a repentaglio con consapevolezza e determinazionela propria incolumita’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”.
– Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
Maresciallo di terza classe A.T.S.O. s.p. Cavallaro Diego, nato a Napoli il 25 aprile 1966:
“aerosoccorritore facente parte di un equipaggio di elicottero HH3F decollato nella notte per una missione di soccorso alle popolazioni colpite da disastrosa alluvione, dopo una lunga navigazione aerea, resa particolarmente disagevole dalle condizioni meteorologiche avverse, si calava con il verricello sui tetti ed i balconi di alcune case del comune di Quindici (Avellino) per trarre in salvo i residenti che qui avevano trovato scampo. Nonostante la presenza di ostacoli ed il persistere del maltempo mettendo in pericolo piu’ volte la propria incolumita’, riusciva con caparbia determinazione a recuperare quarantadue persone in difficolta’. Brillante esempio di ardimento, generosita’, capacita’ professionali e virtu’ militari”. – Cielo di Quindici, 5-6 maggio 1998;
2007 – Medaglie d’Argento al Valore Aeronautico all’equipaggio di un HH-3F dell’82º Centro SAR (in occasione dell’88º anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare)
“I componenti l’equipaggio impegnato nel recupero di 16 naufraghi da una barca a vela australiana, hanno operato in circostanze particolarmente proibitive, ambientali e meteorologiche, tale da esporre la loro vita ad un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio, rendendo l’evento particolarmente meritevole e commendevole. Cieli di Palermo, 25NM nord da Castellammare del Golfo, notte del 21 ottobre 2007.”
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 7 in data 15 marzo 2011 al maggiore ruolo naviganti speciale dell’Arma aeronautica Giovanni Davide Rosario Guadalupi, nato il 2 giugno 1966 a Brindisi e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Pilota capo equipaggio di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 8 in data 15 marzo 2011 al tenente ruolo naviganti normale dell’Arma aeronautica Pietro Russo, nato il 22 novembre 1979 a Catanzaro e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Secondo pilota di equipaggio di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 9 in data 15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª classe Clemente Adragna, nato il 19 marzo 1969 a Milano e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Sottufficiale operatore sanitario a bordo di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da
una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 10 in data 15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª classe Antonio Di Domenico, nato il 28 aprile 1970 a Napoli, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione, con la seguente motivazione: «Sottufficiale operatore a bordo di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 11 in data 15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª classe Roberto La Rosa, nato il 26 giugno 1968 a Palermo, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Sottufficiale operatore a bordo di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 12 in data 15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª classe Antonio Rosario Origlio, nato il 22 settembre 1963 a Naso (Messina), e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Sottufficiale operatore di bordo, nel recupero di sedici naufraghi
da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
Con decreto del Presidente della Repubblica n. 13 in data 15 marzo 2011 al maresciallo di 1ª classe Gennaro Savarese, nato il 15 maggio 1969 a Napoli, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Sottufficiale operatore di bordo di elicottero, nel recupero di sedici naufraghi da una barca a vela australiana, ha operato in circostanze ambientali e meteorologiche particolarmente proibitive, tali da esporre la propria vita a un eccezionale pericolo, denotando singolare perizia, eccellenti doti umane, encomiabile dedizione al dovere ed indiscusso coraggio».
– Cieli di Palermo e di Castellammare del Golfo, notte sul 21 ottobre 2007
2008 – Con decreto del Presidente della Repubblica n. 15 in data 15 marzo 2011 al primo maresciallo Fabio Fabbri, nato il 5 febbraio 1971 a Roma, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore aeronautico con la seguente motivazione: «Sottufficiale dell’Aeronautica, operatore di bordo, a seguito di incidente di volo avvenuto al proprio elicottero durante una missione, nonostante le ferite riportate nell’impatto con il mare, si adoperava senza esitazioni, incurante del proprio stato di salute, con sprezzo del pericolo ed altissimo senso del dovere, nel trasportare a bordo del battellone di emergenza tutto il personale, in particolare un membro dell’equipaggio in difficolta’ ed il secondo pilota a rischio di ipotermia, dimostrando singolare perizia ed esponendo la sua vita ad eccezionale pericolo». – Pratica di Mare, 7 maggio 2008
2009 – Medaglia di Argento al Valore Aeronautico (Herat)
Ten. Di Meo Diego
Secondo pilota di elicottero impegnato in una missione di recupero feriti, operava con competenza e sangue freddo in condizioni di pericolo e di estrema difficoltà operativa, coadiuvando il capo equipaggio nella condotta della missione e nel salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
Cap. Grasso Roberto
Pilota capo equipaggio di elicottero impegnato in una missione di recupero feriti, portava a termine la missione assegnata con competenza e coraggio, in condizioni di pericolo e di estrema difficoltà operativa, salvando la vita del personale coinvolto e conducendo il proprio equipaggio incolume alla base. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
M.LLO 1^ CLASSE Lotti Alessandro
Operatore di bordo di elicottero impegnato quale mitragliere in una missione di recupero feriti, svolgeva il proprio compito con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, consentendo lo svolgimento delle operazioni in una cornice di sicurezza e contribuendo in modo decisivo al salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
M.LLO 1^ CLASSE Marchese Marco
Operatore sanitario impegnato in una missione di recupero feriti a bordo di elicottero, operava con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, prestando le necessarie cure mediche al personale coinvolto e contribuendo in modo decisivo a salvarne la vita. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
1° MARESCIALLO Marra Carlo Giuseppe
Operatore di bordo di elicottero impegnato quale mitragliere in una missione di recupero feriti, svolgeva il proprio compito con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, consentendo lo svolgimento delle operazioni in una cornice di sicurezza e contribuendo in modo decisivo al salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
M.LLO 1^ CLASSE Milano Eugenio
Operatore di bordo di elicottero impegnato quale mitragliere in una missione di recupero feriti, svolgeva il proprio compito con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, consentendo lo svolgimento delle operazioni in una cornice di sicurezza e contribuendo in modo decisivo al salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
Ten. Pisani Domenico
Pilota capo equipaggio di elicottero impegnato in una missione di recupero feriti al comando di una formazione di due aeromobili, operava con coraggio, sangue freddo e decisione, in condizioni di pericolo e di estrema difficoltà operativa, portando in salvo il personale coinvolto e riconducendo incolumi alla base entrambi gli equipaggi. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
1° M.LLO Razzino Luca
Operatore sanitario impegnato in una missione di recupero feriti a bordo di elicottero, operava con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, prestando le necessarie cure mediche al personale coinvolto e contribuendo in modo decisivo a salvarne la vita. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
Ten. Trojani Andrea
Secondo pilota di elicottero impegnato in una missione di recupero feriti, svolgeva il proprio compito con competenza e sangue freddo in condizioni di pericolo e di estrema difficoltà operativa, coadiuvando il capo equipaggio nella condotta della predetta missione e nel salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
Magg. De Domenico Andrea
Ufficiale del corpo sanitario impegnato in una missione di recupero feriti a bordo di elicottero, operava con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, prestando le necessarie cure mediche al personale coinvolto e contribuendo, in modo decisivo, a salvarne la vita. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.
2012 – Medaglia di Argento al Valore Aeronautico (Herat) conferita in data 29 ottobre 2012 al Maresciallo di 1ª Classe Francesco BARBERA con la seguente motivazione:
“Operatore di bordo di elicottero impegnato quale mitragliere in una missione di recupero feriti, svolgeva il proprio compito con coraggio e decisione in condizioni di estremo pericolo, consentendo lo svolgimento delle operazioni in una cornice di sicurezza e contribuendo in modo decisivo al salvataggio della vita del personale coinvolto. Herat (Afghanistan), 6 novembre 2009.”
2015 – Medaglie d’Argento al Valore Aeronautico agli equipaggi che hanno partecipato ai soccorsi al traghetto Norman Atlantic
Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico :
P.M. Lgt Di Lauro Roberto (84° CSAR)
P.M. Wiersdorf R. Christian (85° CSAR)
P.M. Lgt Rollo Fernando (84° CSAR)
P.M. Giovannico Pierino (84° CSAR)
P.M. Sfarzetta Gianpaolo (84° CSAR)
P.M. Lgt Ingrosso Giovanni (84° CSAR)
“Sottufficiale operatore di bordo di elicottero, veniva chiamato ad operare in condizioni ambientali e meteorologico particolarmente proibitive a soccorso di passeggeri di un traghetto italiano, sul quale era scoppiato un violento incendio. Nonostante il vento forte, il denso fumo che avvolgeva la nave e le continue esplosioni che avvenivano nella stiva, riusciva con grande coraggio e sprezzo del pericolo a salvare numerosi naufraghi con l’utilizzo del verricello e della cesta in dotazione. Conscio del rischio e del pericolo cui si esponeva, non esitava a farsi calare sul traghetto per fornire assistenza ad altri elicotteri impegnati nell’attività di soccorso e, permanendo sul ponte della nave per diverse ore, gestiva con estrema capacità e determinazione le operazioni di recupero dei naufraghi, secondo le priorità stabilite. Mirabile esempio di perizia, doti umane e dedizione al servizio, contribuiva in modo determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica Militare”.
Canale d’Otranto, 28 dicembre 2014.
2017 – Medaglie d’Argento al Valore Aeronautico
Per il soccorso prestato alle popolazioni colpite dalle esondazioni del fiume Secchia e del torrente Enza nella zona di Lentigione, frazione di Brescello (Reggio Emilia) il 12 dicembre 2017
Con decreto presidenziale n. 105 del 14 marzo 2018, al Maggiore Agricola Giuseppe, nato il 22 giugno 1973 a Termini Imerese (PA), e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore Aeronautico con la seguente motivazione: «Comandante di elicottero del Servizio di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, a seguito dell’esondazione del fiume Secchia e del torrente Enza, governando il mezzo aereo con straordinaria perizia, guidava, con spiccato coraggio e felice iniziativa, le azioni del proprio equipaggio, riuscendo a portare in salvo 47 persone, tra cui anziani e bambini, recuperandole dai terrazzi e dai tetti delle rispettive abitazioni e operando, anche di notte, per oltre dodici ore, in condizioni di estrema difficolta’. Fulgido esempio di Ufficiale pilota di altissimo valore che, con il suo operato, contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica militare».
-Lentigione, frazione di Brescello (RE), 12 dicembre 2017.
Con decreto presidenziale n. 106 del 14 marzo 2018, al Capitano Masini Michele, nato il 17 gennaio 1985 a Bologna, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore Aeronautico con la seguente motivazione: «Copilota di elicottero del Servizio di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, a seguito dell’esondazione del fiume Secchia e del torrente Enza, consentiva il salvataggio di 47 persone, tra cui anziani e bambini, rimaste isolate sui terrazzi e sui tetti delle rispettive abitazioni, coadiuvando il Capo equipaggio nella tempestiva e precisa individuazione degli obiettivi, coordinando tutte le attivita’ di recupero e garantendo il costante controllo delle operazioni, anche di notte, per oltre dodici ore consecutive. Fulgido esempio di Ufficiale pilota, di altissimo valore, che con straordinaria professionalita’, incondizionato spirito di sacrificio ed estrema lucidita’ contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica militare».
– Lentigione, frazione di Brescello (RE), 12 dicembre 2017.
Con decreto presidenziale n. 107 del 14 marzo 2018, al Luogotenente Russo Salvatore, nato il 20 settembre 1966 a Napoli, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore Aeronautico con la seguente motivazione: «Operatore di bordo di elicottero del Servizio di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, a seguito dell’esondazione del fiume Secchia e del torrente Enza, contribuiva in modo determinante a portare in salvo 47 persone, tra cui anziani e bambini prelevati sui terrazzi e sui tetti delle rispettive abitazioni, operando al verricello per oltre otto ore, anche di notte, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita’, riuscendo a superare ogni tipo di inconveniente e assicurando la sicurezza di tutte le attivita’ di salvataggio. Fulgido esempio di Sottufficiale di altissimo valore che, con il suo operato, contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica militare».
– Lentigione, frazione di Brescello (RE), 12 dicembre 2017.
Con decreto presidenziale n. 108 del 14 marzo 2018, al Primo Maresciallo D’Alessandro Massimiliano, nato il 26 gennaio 1967 a Torino, e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore Aeronautico con la seguente motivazione: «Aerosoccorritore militare, impegnato direttamente nelle operazioni di salvataggio successive all’esondazione del fiume Secchia e del torrente Enza, si adoperava instancabilmente, per oltre otto ore e fin dopo il tramonto, a portare in salvo, a bordo di un elicottero del Sevizio di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, 47 persone, tra cui anziani e bambini, recuperate dai tetti, dai ballatoi e dai balconi delle rispettive abitazioni, dimostrando estrema perizia e sprezzo del pericolo in circostanze assolutamente proibitive e inusuali. Fulgido esempio di Sottufficiale di altissimo valore che, con il suo operato, contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica militare».
– Lentigione, frazione di Brescello (RE), 12 dicembre 2017.
Con decreto presidenziale n. 109 del 14 marzo 2018, al Maresciallo di 1ª classe Romeo Alessandro, nato il 29 maggio 1972 a Porto San Giorgio (FM), e’ stata concessa la medaglia d’argento al valore Aeronautico con la seguente motivazione: «Aerosoccorritore militare, impegnato direttamente nelle operazioni di salvataggio successive all’esondazione del fiume Secchia e del torrente Enza, si adoperava instancabilmente, per oltre otto ore e fin dopo il tramonto, a portare in salvo, a bordo di un elicottero del Sevizio di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare, 47 persone, tra cui anziani e bambini, recuperate dai tetti, dai ballatoi e dai balconi delle rispettive abitazioni, dimostrando estrema perizia e sprezzo del pericolo in circostanze assolutamente proibitive e inusuali. Fulgido esempio di Sottufficiale di altissimo valore che, con il suo operato, contribuiva in maniera determinante a dare lustro e prestigio alla Nazione e all’Aeronautica militare».
– Lentigione, frazione di Brescello (RE), 12 dicembre 2017.